Grande sportiva e reginetta di bellezza, la 19enne ha perso la propria battaglia contro un tumore al cervello. Lo ha fatto con il sorriso sulle labbra: “Non mollo, dite che ero un’eroina”
CINCINNATI (USA) - Si è spenta oggi, a Cincinnati, la 19enne Lauren Hill. La giovane ha perso una battaglia senza speranza con un raro tumore al cervello che si è sviluppato velocemente e che non le ha dato scampo.
La differenza tra questa storia e altre, altrettanto drammatiche, è che fino all’ultimo la giovane ha combattuto con il sorriso sulle labbra. E alla fine, per sua stessa ammissione, non ha perso, non si è sentita battuta.
Il calvario di Lauren è cominciato la passata estate quando, dopo improvvisi e violenti mal di testa, una visita le ha tolto parole e speranza: “Inoperabile, ti rimangono solo pochi mesi”, le avevano detto i medici.
A quel punto, al posto di abbattersi, la Hill, ha aumentato il ritmo della sua vita. Ha lottato, si è impegnata per raccogliere fondi a sostegno della ricerca e, da amante del basket, è arrivata addirittura a spingere la NCAA ad anticipare la prima partita della stagione regolare del torneo universitario per permetterle di debuttare sul parquet con il piccolo Mount St. Joseph.
Quella partita si è disputata e Lauren è riuscita, davanti a tribune gremite e festanti, anche a realizzare un canestro. Da allora, da novembre, sono passati mesi. La giovane ha giocato ancora qualche match ma soprattutto, ha prestato il suo volto, la sua voce, la sua determinazione a ogni tipo di campagna di sensibilizzazione.
Il suo entusiasmo e il suo sorriso si sono spenti oggi e prima di andarsene - almeno questo riportano i media statunitensi - la giovane Hill ha trovato la forza per rivendicare gli sforzi fatti: “Di me dite che ero un’eroina e che ho mostrato al cancro chi comandava”.