Lo spagnolo in crisi fisica ha dovuto lottare contro l’americano Smyczek (Atp 118) imponendosi col punteggio di 6-2, 3-6, (2)6-7, 6-3, 7-5
MELBORUNE (Australia) - Gli Australian Open hanno rischiato seriamente di vedere la prima sorpresa nel tabellone maschile: Rafael Nadal, finalista lo scorso anno, ha dovuto lottare per cinque set, per 4h12’, contro le difficoltà fisiche e contro un ottimo Tim Smyczek (Atp 112) prima di imporsi 6-2, 3-6, (2)6-7, 6-3, 7-5.
Il maiorchino, dopo aver vinto agevolmente il primo set, è andato in crisi col fisico, perdendo lucidità e colpi: il servizio lo ha abbandonato (tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo ha perso la battuta tre volte consecutivamente), concedendo al proprio rivale la possibilità di rientrare in partita e di credere nell’impresa.
Impresa che stava per maturare grazie alla bravura del numero 112 al mondo - ottimo il suo rovescio e intrattabile al servizio - e per demeriti dello spagnolo: vedere Nadal dubitare al servizio quando poteva far suo il terzo set, è stata davvero una sorpresa.
Nel quarto parziale il mancino di Manacor, alle prese con una sudorazione eccessiva e con problemi di stomaco, ha dovuto lottare e soffrire per poi trovare l’unico break che è risultato decisivo per chiudere 6-3.
Nel quinto ci si poteva aspettare un dominio dell’iberico, ma così non è stato: bloccato sulle gambe e chiaramente in difficoltà, il numero 3 al mondo ha dovuto fare affidamento a tutto il suo talento. Trovato il break nell’undicesimo gioco, si è prima visto annullare tre match point per poi chiudere al quarto e inchinarsi per terra e festeggiare.
Ora Rafa se la vedrà con l’israeliano Sela: per arrivare lontano ci vorrà però un Nadal diverso...