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CANTONALI 2015"Sconfitti perché abbiamo difeso tutti i lavoratori, frontalieri compresi"

20.04.15 - 11:16
Il presidente del Partito Saverio Lurati: "Le nostre posizioni scomode le abbiamo pagate a livello elettorale"
"Sconfitti perché abbiamo difeso tutti i lavoratori, frontalieri compresi"
Il presidente del Partito Saverio Lurati: "Le nostre posizioni scomode le abbiamo pagate a livello elettorale"

BELLINZONA - Non è un periodo facile per la socialdemocrazia ticinese. I socialisti incassano una sconfitta che mette a dura prova il proverbiale ottimismo che caratterizza da sempre il popolo di sinistra. Che si ritrova sempre più solo in un Ticino, che vira sempre più a destra.

Secondo Saverio Lurati il Ticino - con il risultato di ieri al Consiglio di Stato, in cui è stato confermato il doppio seggio alla Lega - non fa altro che lasciarsi trasportare da un vento che spira in tutto il Vecchio Continente. Gli elettori premiano sempre più i partiti identitari e di difesa della sovranità, in un mondo sempre più globalizzato e del "pensiero unico". "Questa voglia di difendersi dallo straniero è una costante nella maggior parte dei paesi del Vecchio Continente. Come succede molto spesso, lo straniero è considerato la causa di tutti i mali".

E gli stranieri, in Ticino, sono considerati principalmente i lavoratori frontalieri che, nonostante non abitino in Svizzera, ci lavorano. "E noi socialisti abbiamo pagato le nostre posizioni scomode, in particolare quella nei confronti di tutti i lavoratori, compresi i frontalieri. Perché se difendiamo i lavoratori, noi li difendiamo tutti, perché la dignità umana non cambia a seconda della provenienza geografica".

E mentre lo spoglio delle schede elettorali per il Gran Consiglio procede, a Saverio Lurati abbiamo ricordato l'obiettivo del Partito Socialista in queste elezioni cantonali del 2015, ossia un aumento dei voti in Gran Consiglio: "Viste come sono andate le cose ieri, sarà difficile raggiungere il nostro obiettivo. Aspettiamo questi risultati, ma siamo abbastanza realisti per capire che la situazione non cambierà".

Lurati che farà? Darà le dimissioni? "No, io non ho detto che rassegnerò le dimissioni. Come succede in questi casi la mia posizione è messa in discussione, è ovvio. Ma a decidere sarà il comitato cantonale e io mi rimetto alla sua decisione. Io non sono un tipo attaccato ai "cadreghini".

Un messaggio di speranza per il futuro del Partito Socialista ticinese è arrivato lunedì mattina dal Consigliere di Stato confermato, Manuele Bertoli: "È andata così. Bene perché ci siamo ancora. Non abbastanza bene però da crescere. Peccato. Io da stamattina comunque ricomincio con lo stesso vigore. La stessa passione. La stessa fiducia. Anche e soprattutto per voi. Verranno tempi migliori, ne sono certo. Dobbiamo solo prepararli. Con pazienza, emozioni e tanta ragione. Tenete duro. Siete la speranza di questo Cantone".

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