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ATTUALITÀ SETTIMANALEMercato azionario Svizzera: economia debole, Borsa verso il record

10.08.15 - 14:41
Il consueto appuntamento con l'attualità settimanale di BSI
Mercato azionario Svizzera: economia debole, Borsa verso il record
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La borsa svizzera sta preparando il terreno per attaccare i massimi storici, pur se sul suo cammino ha trovato una stagione di risultati trimestrali non proprio brillanti, che avrebbero invece dovuto porre maggiori ostacoli. Facendo astrazione dall’andamento dei maggiori titoli del listino tuttavia, le problematiche dell’economia reale diventano subito più evidenti, andando a smentire quello che a prima vista, per un osservatore esterno potrebbe apparire come un paradosso irrisolvibile, con una borsa che sale verso i massimi al momento in cui l’economia da segnali di cedimento.

Volendo identificare le aree di mercato più interessanti dal punto di vista borsistico, ma meno a rischio dal profilo congiunturale, partiamo dalla seguente considerazione: dall’inizio dell’anno, in termini relativi l’indice SLI (con ponderazioni limitate al 10% per i maggiori titoli) ha performato meglio dell’SMI, indicando come siano i titoli di mezza fascia ad aver dato il maggiore impulso alla borsa. Se invece il confronto avviene tra SMI e SMIM (contenente i titoli di media capitalizzazione non facenti parte dell’SMI) l’SMI si fa preferire in modo consistente, confermando come il segmento con maggiore momentum sia in questo momento quello delle aziende dell’SMI orientate all’esportazione in area Euro.

Se la borsa naviga a velocità di crociera, l’economia reale sembra invece avviata sul cammino opposto, perlomeno secondo quanto documentato dai rilevamenti statistici, che però, con risultati a volte contradditori, non aiutano a fare chiarezza e necessitano di accurati approfondimenti. Da una parte l’indice di fiducia dei consumatori pubblicato trimestralmente dalla SECO indica un peggioramento che prolunga la traiettoria discendente lunga ormai 2 anni. Anche le imprese, che subito dopo aver accusato il colpo del repentino apprezzamento del CHF si erano mostrate più fiduciose iniziando una promettente scalata verso i valori mediani, hanno fornito un quadro contestuale meno entusiasmante che ha determinato una correzione del PMI a luglio.

Per meglio comprendere la situazione e soprattutto per avere gli elementi decisionali più correlati con l’andamento della borsa, occorre quindi analizzare il barometro congiunturale del KOF, che ha una visione prospettica e che quindi, al pari del mercato azionario, tenta di approssimare la congiuntura con qualche mese di anticipo. Affidandoci alla qualità previsionale del barometro, si rileva come effettivamente lo scorso biennio abbia mostrato una consistente correzione, tuttavia dopo un minimo periodico all’inizio dell’anno, per l’ormai arcinoto motivo legato al cambio, il barometro ha invertito la tendenza riportandosi a ridosso della media decennale, lasciando intuire come i rilevamenti pessimistici delle recenti settimane potrebbero essere di natura passeggera, retaggio degli aggiustamenti contabili alla nuova situazione del CHF, un boccone certamente amaro che è però stato lentamente digerito dall’economia elvetica, che sta quindi guardando avanti con la necessaria fiducia per ristabilire dei parametri di crescita prossimi alla media di lungo periodo.

La settimana è giunta a conclusione con alcune tendenze in atto che stanno sostenendo l’SMI e lo spingono verso il raggiungimento del proprio massimo assoluto, come l’indebolimento del CHF sia contro EUR (il migliore cambio dallo scorso febbraio) che contro USD (dell’8% in poco più di un mese), e come la volatilità che nonostante vari elementi d’instabilità a livello internazionale permane in tendenza discendente e stabilmente sotto il valore di 15 e con buon margine sotto la media dei 200 giorni. La soglia psicologica del record assoluto è quindi a portata di mano, e qualora dovesse divenire un tema di attualità, non da ultimo anche mediatica, ci sono i presupposti per ulteriori impulsi rialzisti sul breve termine.

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