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ITALIAMarco Mengoni: "In Italia siamo poco tolleranti"

21.02.13 - 16:05
L'eccentrico cantante inveisce contro il concetto di diversità, «parola inventata per generare mostri».
Foto © Cover Media
Marco Mengoni: "In Italia siamo poco tolleranti"
L'eccentrico cantante inveisce contro il concetto di diversità, «parola inventata per generare mostri».

Marco Mengoni, reduce dalla vittoria della 63esima edizione del Festival di Sanremo, campeggia sulla copertina di Chi di questa settimana assumendo, provocatoriamente una posa da pugile, che ben riflette la sua posizione nel mondo.

Mengoni è un artista egocentrico ed eccentrico che per tanti motivi si è sempre sentito incompreso.

«Non capisco certi preconcetti, è come quando critichi un cantante con la scusa che viene da un talent fregandotene se è uno che ama la musica perché tanto è più facile mettere un'etichetta. Un vizio puramente italiano. Spero che negli anni cambi qualcosa, anche se esistono ancora i ghetti per le persone di colore, perché non abbiamo imparato, nonostante la storia, che è pericoloso fare delle distinzioni».

Il giovane cantante di Ronciglione si scaglia contro la poca tolleranza italiana.

«La diversità non esiste, è una parola di merda, inventata non so da chi, che genera mostri. Mi sfugge cosa sia normale e cosa sia puro, forse solo Cristo e la natura sono veramente puri».

Pacatosi nei toni, Marco riprende a parlare di sé e del suo carattere introverso e timido, che per anni l'ha portato a vivere nel suo mondo.

«Ancora oggi fatico a capirmi e a capire gli altri, però sono uscito fuori», dichiara il divo che conserva però a tratti la malinconia di quegli anni, potente molla creativa a suo parere.

«C'è chi nasce bello e chi brutto, chi intonato e chi stonato, chi con gli occhi azzurri o castani e chi nasce malinconico, propenso al bicchiere mezzo vuoto. Per me questo sentimento è anche un incentivo a rigenerarsi e ricrearsi ogni volta che fai qualcosa, a me dà molta spinta».

© Cover Media

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