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L'OSPITEPresa di posizione del Comune di Capriasca sull'organizzazione della scuola elementare

06.08.15 - 20:30
Il Sindaco Andrea Pellegrinelli e il Segretario Davide Conca
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Presa di posizione del Comune di Capriasca sull'organizzazione della scuola elementare
Il Sindaco Andrea Pellegrinelli e il Segretario Davide Conca

Nelle scorse settimane sono apparsi alcuni articoli sul quotidiano La Regione concernenti la nuova organizzazione scolastica capriaschese. Articoli che riferivano dei mutamenti organizzativi previsti per l’anno scolastico 2015-2016 dal Municipio.
A questi articoli si è poi aggiunto negli ultimi giorni un comunicato stampa, riportato da Corriere del Ticino, La Regione e Ticinonline di un neonato comitato delle elementari che inviterebbe il Municipio a rinunciare ad utilizzare i vecchi prefabbricati di Tesserete, sistemando gli allievi nelle altrettanto vecchie sedi decentralizzate come vorrebbero dodici consiglieri comunali capriaschesi.

Per quanto concerne il comunicato stampa del neo comitato, il Municipio non ha ricevuto alcuna comunicazione diretta e non avendo mai avuto riscontri in passato dell’esistenza di tale associazione non ne conosce i promotori. Sul contenuto e le richieste torneremo con alcune considerazioni e precisazioni in seguito.
Ritornando ai primi articoli, il Municipio rileva che sono stati evidentemente redatti sulla spinta di un gruppo di cittadini che si oppone alla nuova impostazione scolastica e che parallelamente ha lanciato una raccolta di firme chiedente l’organizzazione di una nuova biclasse di primo ciclo di scuola elementare a Bidogno.

Da quanto ci è dato sapere tale petizione sarà consegnata nelle prossime settimane al Municipio, ritenuto che gli organizzatori ne hanno previsto la scadenza il prossimo 10 agosto.
A questo punto, pur consci che tale processo debba ancora concludersi, il Municipio intende chiarire sin d’ora alcuni punti fondamentali, in considerazione dell’importanza del tema e dell’imminenza dell’inizio del nuovo anno scolastico previsto il prossimo 31 agosto.

Innanzitutto, teniamo a precisare che la nuova organizzazione scolastica centralizzata risponde ad un assetto pianificato dopo un lungo approfondimento e iter che ha coinvolto oltre che l’Esecutivo, il Legislativo comunale che ha per l’appunto avallato a più riprese e a grande maggioranza le proposte del Municipio.
Assetto organizzativo che ha lo scopo principe di migliorare già a breve termine le condizioni di scolarizzazione dei nostri bambini in un’ottica di scuola di qualità al passo con i tempi che offra risposte concrete alle aspettative ed esigenze della cittadinanza.

Pertanto a questo proposito, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, chiedere al Municipio di organizzare una nuova sezione di scuola elementare di primo ciclo, con il sistema della biclasse è del tutto fuori luogo. Ciò perché non risponde al principio principe già citato, inoltre, contrariamente a quanto indicato nella petizione non comporterebbe un risparmio economico ma al contrario un importante aggravio finanziario.
Giova infatti evidenziare che la biclasse auspicata, avrebbe una frequenza massima di sei bambini provenienti dal quartiere dell’alta valle di Bidogno-Corticiasca. Di conseguenza il costo di tale sezione aggiuntiva graverebbe interamente sulle casse pubbliche, perché la sua organizzazione non permetterebbe la soppressione di una o più sezioni previste a Tesserete. Infatti, ritenuto che dei sei bambini in oggetto, tre sono di prima elementare e tre di seconda, due sezioni organizzate a Tesserete si vedrebbero decurtate di tre alunni ciascuna e per l’appunto dovrebbero essere comunque mantenute.

Nemmeno aggiungendo gli allievi provenienti dalle frazioni di Treggia, Roveredo e Lopagno si raggiungerebbe un numero sufficiente, essendo essi unicamente sette. Da considerare poi che questi bambini dovrebbero essere accompagnati a Bidogno perché di fatto distano almeno quanto lo sono dalla sede unificata di Tesserete, facendo quindi cadere buona parte degli argomenti a sostegno della nuova biclasse.
Da ultimo va pure considerato che questa situazione avrebbe evidentemente carattere temporaneo,  ritenuto che i bambini della biclasse, alla fine del ciclo di prima e seconda dovrebbero comunque essere integrati in una sezione di terza elementare a Tesserete, con il risultato che nel periodo dei primi tre anni scolastici della loro vita cambierebbero ogni anno i compagni di classe e almeno due docenti e due sedi scolastiche.

In merito agli altri temi sollevati inerenti la qualità della scuola e di vita dei bambini, l’Esecutivo ha ben spiegato in tutti i messaggi avallati dal Legislativo i miglioramenti che unicamente una scuola centralizzata è in grado di garantire indistintamente a tutti i bambini dell’intera Pieve.
Tra questi ricordiamo nei punti essenziali:

la possibilità di lavorare per classi parallele, creando così le premesse per uno scambio continuo e decisamente più intenso, a favore di bambini, docenti e genitori;

tutti gli alunni fruiscono dei servizi e delle strutture in regime di par condicio effettivo (logopedia, sostegno pedagogico, biblioteca, palestra, dentista, ecc.);

la continuità didattica è garantita per l’intero ciclo di scolarizzazione di scuola elementare;

gli allievi non devono più essere trasportati per seguire attività speciali, il centro sportivo e la palestra sono per tutti facilmente raggiungibili;

i contatti tra docenti sono agevolati e vi sono maggiori spazi di condivisione di carattere professionale;

si è creata la possibilità di formare meglio di quanto fatto in passato le classi, il fatto di avere tutti a Tesserete ha permesso alla Direzione di liberarsi dai vincoli, a volte molto delicati da gestire con i quali si è confrontata sinora;

vi sarà la possibilità di organizzare un servizio di accoglienza pre e post scolastico unificato;

è stato organizzato un servizio mensa per tutti gli alunni di scuola elementare e di buona parte della SI;

la Direzione, completata da un servizio di segretariato permanente, è facilmente accessibile da tutti gli alunni e dai genitori;

Il sistema di trasporto da e per le sedi unificate di Tesserete è semplificato e sarà favorito il raggiungimento a piedi da parte degli alunni, con un servizio di accompagnamento e di pedibus che oltre ad essere indubitabilmente più “sano” per i bambini, permetterà di sgravare il traffico.

Aspetti positivi che il corpo docenti della scuola elementare ha voluto significare in una lettera datata 12 aprile 2015 indirizzata al Consiglio Comunale di Capriasca con la quale per l’appunto, astenendosi nell’addentrarsi negli aspetti di natura politica e finanziaria, ha tenuto a sostenere la centralizzazione, confermando che dal punto di vista pedagogico-didattico la soluzione fosse assolutamente ottimale sostanzialmente per le medesime motivazioni sopraccitate.

Infine per quanto attiene al principio che una biclasse di sei allievi garantirebbe al paese di Bidogno di rimanere vivo, ci permettiamo di osservare che si tratta di un argomento del tutto opinabile e che in ogni caso non dovrebbe avere precedenza sulla qualità dell’insegnamento scolastico.


Passando quindi alla richiesta del neonato comitato delle elementari di non più utilizzare i prefabbricati di Tesserete, il Municipio tiene a precisare che i medesimi sono in funzione dal lontano 1970. Di conseguenza chiedere a metà agosto 2015 di non più utilizzarli, corrisponderebbe a voler trasferire sei sezioni ivi previste, in altre frazioni. Sei sezioni (circa 120 alunni) delle quali ben quattro composte per intero da bambini provenienti da Tesserete, ma pure da Sureggio e Lugaggia e ora, come pedine di una scacchiera e con le classi così già organizzate, si vorrebbero spostare nelle frazioni discoste!
Ci si potrebbe chiedere cosa ne penserebbero genitori e alunni di Lugaggia se gli venisse detto che per mantenere “vivo” il quartiere di Bidogno-Corticiasca, i loro figli a partire dal 31 agosto 2015 saranno spostati nella sede di Bidogno.
Si tratta di una proposta illogica che peraltro spaventa non poco un gran numero di genitori che per l’appunto a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, leggendo gli articoli in oggetto, si interroga sul destino dei propri figli che sino ad ora hanno frequentato la sede di Tesserete.
Va pure tenuto presente che le sedi dei quartieri non sono nemmeno in grado di ospitare tutti questi bambini perché non lo hanno mai fatto, poiché nate per soddisfare i bisogni del proprio
comprensorio.
Rievocare e sollevare poi il problema dell’amianto della sede di Tesserete e della sua vetustà è pure oppugnabile, perché il problema dell’amianto è conosciuto ed è già stato dipanato alcuni anni orsono, così come quello della vetustà che non è mai stato negato dal Municipio e che proprio si vorrebbe risolvere con lo spostamento provvisorio nei nuovi prefabbricati. La struttura di Tesserete è stata oggetto dapprima di una perizia della SUPSI e poi nel 2011, da un’ulteriore approfondita analisi e perizia da parte di un istituto specializzato, entrambi commissionate dal Municipio. Tali perizie hanno tracciato la presenza di amianto unicamente all’interno delle pareti; amianto presente in forma solida che sino allo smantellamento della struttura (che avverrà come previsto con l’impiego di una ditta specializzata) non rappresenta alcun pericolo né diretto né indiretto per la salute di chi frequenta la struttura.


A tutto ciò si aggiunge il ricorso di alcuni cittadini, tra i quali almeno alcuni pure promotori della petizione citata così come della richiesta fatta al Municipio di non centralizzare le sei sezioni a Tesserete, che hanno per l’appunto messo in discussione la decisione del Consiglio Comunale di concedere il credito richiesto dal Municipio per costruire dei nuovi prefabbricati a Tesserete.
Messa in discussione, come spiegato dal Sindaco nell’articolo pubblicato sulla Regione il 3 luglio scorso, pure discutibile, perché ben più coerente sarebbe stato il lancio della raccolta di firme per chiedere che la decisione del Consiglio Comunale fosse sottoposta a votazione popolare (referendum).
In realtà invece il ricorso in oggetto mirerebbe ad annullare la decisione adottata dal Consiglio Comunale per presunti vizi di forma. Di conseguenza l’effetto che questo ricorso avrà, in virtù delle ferie giudiziarie, è quello di allungare la crescita in giudicato di tale decisione, con il presumibile risultato di non permettere l’installazione dei prefabbricati in tempo utile per la ripresa della scuola a gennaio dopo le ferie natalizie come previsto, ma solo in un secondo tempo. Trattenendo quindi di fatto gli alunni nei prefabbricati di Tesserete più a lungo di quanto l’Esecutivo, il Legislativo e i genitori capriaschesi vorrebbero.
Nuovi prefabbricati, infatti, che si vogliono edificare in prossimità della nuova sede scolastica di Tesserete, per ospitare provvisoriamente e a partire già da gennaio 2016, le sei sezioni che per l’appunto sono previste nei vecchi prefabbricati di Tesserete dismettendo quindi molto prima del previsto (almeno due anni) questa sede alfine di permetterne la demolizione e di portare avanti tutti i passi per l’edificazione di un nuovo edificio scolastico.
A questo proposito v’informiamo che è stato ufficialmente pubblicato il concorso d’architettura per l’edificazione di una nuova sede di scuola elementare di primo ciclo e di una nuova palestra. Questo concorso si chiuderà, con il responso della giuria, a gennaio 2016.

Inoltre, facciamo presente, quale ultimo aspetto positivo per quanto indiretto che la centralizzazione porterà: il fatto che grazie ai locali che si libereranno nelle sedi dislocate, a partire dall’anno scolastico 2016-2017 e previo adeguamento strutturale degli spazi, per tutte le sezioni di scuola dell’Infanzia potrà essere garantito il servizio mensa. Importante prestazione sinora mancante, anch’essa chiesta a più riprese dai genitori capriaschesi. Rammentiamo in proposito che quest’autunno è previsto l’inizio dei lavori per l’edificazione di una nuova sede di scuola dell’infanzia di quattro sezioni a Lugaggia dotata di cucina e refezione, edificio che andrà a completare le strutture di prima infanzia entro il 2017, permettendo il rientro dei bambini di Lugaggia e Sureggio che oggi sono ospitati nelle sedi di Canobbio e Ponte Capriasca.

Appare quindi in tutta evidenza la contraddizione e il paradosso di questa situazione che vede il Municipio e l’Istituto Scolastico confrontarsi con un gruppo di cittadini che per rispondere ad un pur comprensibile ma irrealizzabile desiderio ideologico di non centralizzare la scuola elementare, devono rinunciare almeno momentaneamente a mettere i quasi trecento alunni della Pieve nelle migliori condizioni possibili.
Centralizzazione che ancora una volta vogliamo sottolineare, è frutto di un percorso democratico condiviso, durato diversi anni e confermato a più riprese dal Legislativo comunale.

Concludiamo quindi con l’invito all’oggettività su un argomento così delicato e vitale, indirizzando chi lo volesse approfondire all’ampia documentazione pubblicata sul portale internet del Comune www.capriasca.ch.
Rassicuriamo altresì i genitori e gli alunni che il nuovo anno scolastico inizierà il 31 agosto come organizzato, entro la metà di agosto verranno date tutte le informazioni di dettaglio come d’uso.

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