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FRANCIADieselgate alla francese: dopo Renault, rumors anche su Citroen

17.01.17 - 18:59
Le Parisien cita uno studio europeo che getta un'ombra sulla reale efficacia del sistema anti-inquinamento della Citroën C4 Cactus diesel
Dieselgate alla francese: dopo Renault, rumors anche su Citroen
Le Parisien cita uno studio europeo che getta un'ombra sulla reale efficacia del sistema anti-inquinamento della Citroën C4 Cactus diesel

PARIGI - Si allargano a macchia d'olio in Francia le supposizioni e gli interrogativi su una possibile frode dei grandi marchi automobilistici rispetto alle emissioni inquinanti dei motori Diesel.

Dopo l'apertura nei giorni scorsi di un fascicolo giudiziario sui presunti software truccati in casa Peugeot, il quotidiano Le Parisien - uno dei più letti del Paese - si chiede se anche "Citroën non sia implicata nel Dieselgate?". In particolare, il giornale cita uno studio europeo che getta un'ombra sulla reale efficacia del sistema anti-inquinamento della Citroën C4 Cactus diesel.

L'indagine è stata realizzata da un laboratorio scientifico della Commissione Ue, il Joint Research Center (JRC). Il laboratorio ha fatto dei test su diverse macchine la scorsa estate per mettere a punto un dispositivo capace di rivelare l'eventuale presenza di un software nascosto che alterna le emissioni inquinanti dei motori diesel, lo stesso che fece esplodere lo scandalo Volkswagen nel settembre 2015.

Sono questi test ad aver rivelato delle anomalie nei motori della Cactus C4 diesel prodotta da PSA. Da parte sua il costruttore francese si dichiara «sorpreso» del risultato e assicura: «Non ci sono software nelle nostre macchine che permettano di modificare i test». L'europarlamentare ecologista Yannick Jadot, candidato alle presidenziali francesi di primavera, ha ricevuto il rapporto e ha dichiarato che il test, che riguarda anche l'Audi A3, «prova che in situazione reale, quando fa freddo o molto caldo, questi motori inquinano da 5 a 10 volte più del previsto. I sistemi anti-inquinamento si fermano».

Venerdì nell'elenco dei gruppi automobilistici sospettati di frode era finita Renault: la procura di Parigi sta indagando sui dispositivi utilizzati dal colosso di Boulogne-Billancourt per controllare le emissioni dei motori diesel che si sospetta possano essere truccati. Nel fine settimana, la ministra dell'Ambiente, Ségolène Royal, ha dichiarato al settimanale Journal du Dimanche che «potranno esserci altre inchieste contro i costruttori che superano le norme autorizzate».

Intanto, è di oggi la notizia che le vendite del gruppo Renault-Nissan-Avtovaz-Mitsubishi hanno superato per la prima volta quelle di Psa, il suo eterno rivale,con 3,18 milioni di veicoli venduti nel 2016, 36.000 in più del concorrente.

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