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LIBIACinque ipotesi di operazioni a sostegno della sicurezza

17.04.15 - 20:07
Le sta valutando l'Unione Europea, se si formasse un governo di unità nazionale
Cinque ipotesi di operazioni a sostegno della sicurezza
Le sta valutando l'Unione Europea, se si formasse un governo di unità nazionale

TRIPOLI - Sono cinque le opzioni di operazioni di "sicurezza e difesa" che l'Unione Europea potrebbe attivare in Libia se si formasse un governo di unità nazionale, ci fosse un mandato dell'Onu e il nuovo governo libico lo chiedesse. Le cinque opzioni sono indicate nella bozza del documento che l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Federica Mogherini sottoporrà lunedì alla riunione del Consiglio dei Ministri degli esteri e di cui l'ANSA ha potuto prendere visione. In ogni caso la presenza militare dovrebbe essere "leggera" e le missioni essere soprattutto civili.

Le opzioni previste vanno dal "sostegno al monitoraggio dei cessate il fuoco locali", dove l'Ue potrebbe contribuire con un monitoraggio aereo, alla messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche (edifici governativi con la creazione di una "green zone" a Tripoli, la protezione del porto e dell'aeroporto della capitale nonché degli impianti petroliferi), delle frontiere libiche, delle frontiere regionali (includendo le missioni civili esistenti in Mali e Niger) fino a "operazioni di sorveglianza marittima" che avrebbero il mandato di bloccare "il contrabbando di armi e munizioni e/o il monitoraggio delle attività dello Stato islamico" e "potrebbero essere estese alla sorveglianza e controllo del traffico di petroliere in entrata e uscita dalle raffinerie libiche".

L'area delle operazioni marittime sarebbe a sud dei limiti dell'attuale operazione Triton e "dovrebbe avere l'approvazione" dei paesi vicini, ovvero Tunisia ed Egitto. Inoltre "un'attenta considerazione" sarebbe "necessaria sul fattore di incremento per i flussi migratori che tale operazione potrebbe innescare".

Nel documento si avverte che "la percezione di un'operazione militare estera vicino alle sue frontiere potrebbe indebolire la transizione politica che l'Ue cerca di sostenere". In ogni caso tale operazione "dovrebbe essere sostenuta" da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

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