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UNGHERIAForzano il posto di blocco: profughi in marcia sulle rotaie. Morto un 50enne

04.09.15 - 17:45
Secondo un reporter le persone in marcia da Budapest ai confini con l'Austria sarebbero "migliaia". Sono stati ripresi i 300 migranti fuggiti a Roeszke
Forzano il posto di blocco: profughi in marcia sulle rotaie. Morto un 50enne
Secondo un reporter le persone in marcia da Budapest ai confini con l'Austria sarebbero "migliaia". Sono stati ripresi i 300 migranti fuggiti a Roeszke

BUDAPEST - Circa 200-300 migranti hanno forzato il blocco della polizia a Bicske, a 60 chilometri da Budapest, dove rifiutavano di scendere dal treno per andare al locale campo profughi. Sono fuggiti attraverso i campi, poi hanno iniziato a camminare lungo le rotaie verso Gyoer (città in direzione ovest). Altri invece stanno marciando verso Budapest.

C'è un morto fra i migranti. Lo riferiscono i media locali citando i servizi di soccorso. Si tratta di un pachistano, di circa 50 anni. Secondo le prime notizie sarebbe caduto sui binari e avrebbe battuto la testa. La polizia ha aperto un'inchiesta, sarebbe deceduto scappando dalle forze dell'ordine.

Reporter ITV: "Sono migliaia i profughi in marcia" - I migranti in marcia da Budapest ai confini con l'Austria sarebbero "migliaia", non centinaia. Lo sostiene su Twitter James Mates, giornalista della britannica ITV che sta seguendo passo dopo passo quello che non esita a definire "un esodo". "Ho sottostimato i numeri", scrive infatti a proposito di un suo tweet precedente. "Ci sono migliaia di persone su questa strada".

Ripresi i 300 profughi fuggiti a Roeszke - La polizia ungherese ha ripreso tutti i 300 migranti del centro di accoglienza di Roeszke, al confine con la Serbia, che in mattinata avevano sfondato le recinzioni fuggendo in segno di protesta contro le eccessive lungaggini nelle procedure di registrazione.

I profughi, riferiscono i media serbi, sono stati ricondotti al centro di accoglienza e di conseguenza si è normalizzata la situazione sia sull'autostrada M5 per Budapest sia al valico di frontiera di Roeszke-Horgos, riaperto dopo una temporanea chiusura.

Accordo confini Serbia-Macedonia-Austria-Ungheria - I ministri dell'interno di Macedonia, Serbia, Austria e Ungheria hanno firmato oggi a Ohrid (sudovest della Macedonia) un memorandum d'intesa sul rafforzamento della cooperazione nella protezione delle frontiere, di fronte all'incremento del flusso migratorio lungo la cosiddetta 'rotta balcanica'.

Il documento, hanno riferito i media, prevede in particolare l'istituzione di pattuglie miste di polizia alle frontiere tra Serbia e Ungheria, Serbia e Macedonia e Macedonia e Grecia, allo scopo di contrastare il traffico di esseri umani e il passaggio illegale dei confini.

"Si tratta di una misura che dimostra chiaramente la volontà dei Paesi firmatari di contribuire alla soluzione della drammatica crisi dei migranti e profughi", ha detto il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic, che ha sottoscritto il testo di accordo con i colleghi Mitko Chavkov (Macedonia), Johanna Mikl-Leitner (Austria) e Kristina Bertha (Ungheria).

"Quote Ue obbligatorie inaccettabili - "Ogni proposta che porti all'introduzione di quote obbligatorie e permanenti su misure di solidarietà sarebbe inaccettabile". È quanto si legge nel comunicato congiunto siglato dai quattro governi di Ungheria, Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca, il cosiddetto Visegrad Group, al termine della Conferenza di Praga.

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