"Un cyber-attacco di pirati informatici non identificati - si legge in una nota del ministero - ha violato diversi siti, tra cui quello della 'Maison Bleuè", come viene chiamato il palazzo presidenziale. La Corea del Sud è stata a più riprese obiettivo di atti di pirateria informatica contro siti privati e pubblici, attribuiti alla Corea del Nord.
Stavolta, sui siti violati sono comparsi dei messaggi di rivendicazione firmati 'Anonymous' e inneggianti al leader nordcoreano Kim Jong-Un. L'organizzazione, tuttavia, ha smentito su Twitter di essere autrice delle incursioni, segnalando invece di aver 'piratato' diversi siti della Corea del Nord, anche oggi, tra cui quello dell'agenzia di Stato Kcna e del quotidiano del partito unico, il Rodong Sinmun.