La Nato ha intenzione di stanziare 300mila soldati negli Stati del Baltico in funzione anti-russa
WASHINGTON - Mentre negli Stati Uniti e nell'Occidente gli occhi sono tutti puntati sull'esito delle presidenziali americane, in Europa orientale la Nato avrebbe l'intenzione non solo di stanziare 300mila soldati negli Stati del Baltico, ma anche di decretare lo stato di allerta. La decisione è stata motivata dal fatto che vi siano in atto delle «manovre russe» nella regione.
Così facendo i tempi di risposta in caso di un attacco russo verrebbero così accorciati.
A riferirlo è il quotidiano inglese "Daily Mail.
Sul britannico The Times, il segretario generale della Nato Stoltenberg ha dichiarato: «Vi è una grande disponibilità di uomini nelle forze armate dell'alleanza atlantica. Stiamo vedendo come possiamo metterle a disposizione in breve tempo».
Stoltenberg, come si legge su RT deutsch, accusa la Russia di avere triplicato negli ultimi 15 anni le sue spese per gli armamenti. L'emittente russa osserva pure che gli Stati Uniti spendono molti più soldi della Russia e che, in giugno di quest'anno, la cancelliera Angela Merkel ha chiesto l'aumento delle spese militari da 34 a 60 miliardi di euro.
«Abbiamo visto come la Russia in diverse zone sia diventata più attiva», ha dichiarato Stoltenberg al Times. «Abbiamo anche visto come la Russia faccia propaganda nei Paesi alleati della Nato. Questo è il motivo per cui la Nato reagisce. Reagiamo attraverso il più grande potenziamento della nostra difesa dai tempi della guerra fredda».
RT fa infine dell'ironia: «Cosa abbia a che fare la presunta propaganda russa negli stati della Nato con l'invio di 300mila soldati nel Baltico resta probabilmente un segreto di Stoltenberg. I soldati dovranno dare la caccia ai giornalisti? L'autore di queste righe dovrà preoccuparsi?»