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Harry Shindler si appella alla commissione diritti umani dell'Onu di Ginevra: a suo dire 700mila britannici residenti all'estero non hanno potuto votare
ROMA - Harry Shindler, 94 anni, un eroe di guerra britannico che da tempo vive in Italia, ha deciso di fare ricorso presso la commissione diritti umani dell'Onu, che ha sede a Ginevra, chiedendo l'annullamento del referendum sulla Brexit, in quanto non è stato permesso ai britannici che vivono all'estero da oltre 15 anni, circa 700 mila persone secondo i suoi calcoli, di partecipare al voto.
Alla fine di maggio la Corte Suprema britannica aveva stabilito, in maniera definitiva, che i britannici espatriati da tempo non avrebbero potuto votare il 23 giugno al referendum sulla Brexit. Il ricorso era stato presentato da Shindler assieme alla connazionale Jacquelyn MacLennan, avvocato 54enne residente in Belgio.
I due - entrambi appassionatamente favorevoli alla permanenza del Paese nell'Ue - denunciavano come una violazione del proprio status di cittadini britannici l'attuale legge che limita appunto il diritto di voto a chi vive all'estero da non più di 15 anni. Ma già due sentenze precedenti, di una Corte d'appello e dell'Alta Corte del regno, avevano dato loro torto
