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FRANCIAOndata di scioperi, il paese rischia la paralisi

30.05.16 - 21:11
Amnesty International ha sostenuto che il loro arresto "segnala una pericolosa escalation"
Ondata di scioperi, il paese rischia la paralisi
Amnesty International ha sostenuto che il loro arresto "segnala una pericolosa escalation"

PARIGI - Un clima sociale pesantissimo, come le nuvole che da giorni avvolgono la Francia in una morsa di pioggia senza fine, con record pluviometrici per un mese di maggio. Treni, metro, aerei, porti, raffinerie, ora anche la raccolta dei rifiuti. A dieci giorni dal fischio d'inizio dell'Euro 2016 il calendario degli scioperi e delle manifestazioni per chiedere il ritiro della riforma del lavoro è fitto come l'incessante diluvio che si abbatte su Parigi e il "rischio paralisi" evocato dal tam tam delle reti all news molto più di un ansiogeno titolo giornalistico.

Proprio mentre si tornava a rivedere la luce alle pompe di benzina - con lo sblocco dei depositi petroliferi nonostante sei raffinerie su otto siano ferme o funzionano a rilento - il maggio francese degli scioperi che diventa giugno si allarga ad altri settori strategici, a cominciare da quello dei rifiuti.

Dall'alba un centinaio di lavoratori impedisce l'accesso all'inceneritore di Ivry, il più grande d'Europa, nell'hinterland parigino. I camion stracarichi di spazzatura vengono "deviati verso altri centri per continuare a garantire il servizio pubblico" mentre la sezione della CGT, il grande sindacato opposto alla riforma, chiede di "avviare ovunque sul territorio azioni per paralizzare la raccolta e il trattamento dei rifiuti". Uno scenario che arrecherebbe un altro duro colpo all'immagine del Paese che ospitante l'Euro 2016.

Ma quello dei rifiuti sembra solo un problema marginale rispetto ai timori nel campo dei trasporti. Dalle 19:00 di domani scatterà lo sciopero dei ferrovieri della Sncf a cui si aggiunge giovedì quello "illimitato" di metro e bus parigini (Ratp). Per lo stesso giorno la CGT invita portuali e agricoltori ad incrociare le braccia. Venerdì, alla vigilia del week-end, sarà poi lo sciopero generale dell'aviazione civile mentre gli aderenti al principale sindacato di piloti Air France, il Snpl, si sono espressi per uno "sciopero lungo", con una maggioranza del 68%.

L'astensione dal lavoro potrebbe superare i sei giorni e verrà indetta nel mese di giugno. In questo caso, la protesta non è direttamente legata alla riforma ma alle trattative sugli accordi di produttività con l'azienda. Dopo le critiche del presidente della Repubblica François Hollande e del premier Manuel Valls contro la "minoranza" di sindacalisti che blocca il Paese proprio mentre la crescita viene rivista al rialzo (+0,6% nel primo trimestre), oggi è arrivata quella di Pierre Gattaz, numero uno del Medef, la federazione francese degli imprenditori.

Parole pesantissime, soprattutto nell'attuale contesto di allerta terrorismo decretato dopo gli attentati del 13 novembre. I sindacati sulle barricate? Una minoranza di essi usa metodi "da delinquenti, da terroristi" ha tuonato il presidente del Medef, commentando i blocchi e le proteste di CGT e Force ouvrière. Un'uscita che certo non contribuisce a rasserenare gli spiriti e a riprendere la via della concertazione.

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