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RUSSIA"Le accuse a Putin sono una messinscena per ulteriori sanzioni contro la Russia"

22.01.16 - 19:59
Così Maxim Litvinenko, fratello di Aleksandr, che non crede alle conclusioni dell'indagine britannica che danno come mandante dell'omicidio Vladimir Putin
"Le accuse a Putin sono una messinscena per ulteriori sanzioni contro la Russia"
Così Maxim Litvinenko, fratello di Aleksandr, che non crede alle conclusioni dell'indagine britannica che danno come mandante dell'omicidio Vladimir Putin

MOSCA - Maxim Litvinenko, 33 anni, da dieci residente in Italia, tra Rimini e le Marche, contesta su San Marino Rtv le conclusioni dell'indagine britannica che ha identificato in Andrej Lugovoj e Dmitri Kovtun gli esecutori dell'avvelenamento, e in Nikolay Patrushev - ex capo dei servizi russi - e Vladimir Putin i probabili mandanti dell'omicidio. Le accuse sarebbero solo una "messinscena" per "aggravare le sanzioni contro la Russia".

L'intervista, già disponibile on line, sarà trasmessa nel tg della sera. In una nota la tv sammarinese spiega che Aleksandr Litvinenko, secondo il fratello, aveva già tracce di polonio 210 addosso, prima di incontrare Lugovoj e Kovtun al Millenium Hotel di Londra: "Uno dei possibili testimoni importanti, il proprietario di un night club, non ha potuto deporre perche è stato ucciso con una pugnalata al cuore.

In quel locale notturno - dichiara Maxim Litvinenko a San Marino Rtv - sono state trovate tracce di polonio e Aleksandr ci era stato qualche giorno prima del 1 novembre 2006, come dimostrano le ricevute della carta di credito".

Il fratello dell'ex spia russa, subito dopo la morte di Aleksandr, fu tra coloro che sostennero pubblicamente la tesi emersa dalle conclusioni dell'indagine britannica, ma negli ultimi anni Maxim Litvinenko ha cambiato radicalmente opinione: "Come conclusione di tutta questa messa messinscena saranno ulteriori le sanzioni per la Russia".

ats ansa

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