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EGITTOLe riforme non bastano, dilaga la violenza contro le donne

21.01.15 - 07:37
Amnesty International conferma come sussistano carenze legislative e un clima di impunità generale che alimenta una cultura diffusa di violenza sessuale e di genere nel paese
Le riforme non bastano, dilaga la violenza contro le donne
Amnesty International conferma come sussistano carenze legislative e un clima di impunità generale che alimenta una cultura diffusa di violenza sessuale e di genere nel paese

IL CAIRO – In Egitto la violenza contro le donne e le ragazze ha raggiunto un livello impressionante, sia tra le mura domestiche che in pubblico, comprese le aggressioni di gruppo e la tortura nei centri di detenzione. A sostenerlo Amnesty International in un nuovo rapporto reso pubblico oggi.

Il rapporto, intitolato ‘Circles of hell’: Domestic, public and state violence against women in Egypt mette in evidenza come in Egitto, nonostante alcune riforme recenti, sussistano carenze legislative e un clima di impunità generale che alimenta una cultura diffusa di violenza sessuale e di genere nel paese.

«Le donne e le ragazze egiziane devono convivere con lo spettro della violenza fisica e sessuale in tutti gli ambiti della vita. Tra le mura domestiche, molte sono sottoposte a vergognosi pestaggi, aggressioni e violenze da parte di mariti e parenti. In pubblico subiscono costanti molestie e aggressioni di gruppo, cui si aggiunge la violenza degli agenti statali», ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Negli ultimi mesi, le autorità egiziane hanno annunciato alcune iniziative specifiche, come l’introduzione di una legge contro le molestie sessuali. Tuttavia, l’impegno assunto pubblicamente dal presidente Abdel Fattah al-Sisi di contrastare il fenomeno non si è ancora tradotto in una strategia coerente ed efficace. Le autorità continuano a non riconoscerne la dimensione e non assumono le misure necessarie per fermare concretamente la violenza contro ledonne e la radicata discriminazione nei loro confronti.

«Nel corso degli anni, i vari governi egiziani hanno da un lato esaltato i diritti delle donne in quello che è risultato un mero esercizio di pubbliche relazioni, dall’altro hanno usato la violenza contro le donne per guadagnare vantaggi politici nei confronti dei loro avversari. Chi era al potere ha accusato l’opposizione di essere responsabile dell’endemica violenza contro le donne e ha promesso riforme, senza mai attuarle», ha aggiunto Hassiba Hadj Sahraoui.

Oltre il 99 per cento delle donne e delle ragazze egiziane che hanno preso parte a un sondaggio di UN Women nel 2013 ha riferito di aver subito una forma o un’altra di molestia sessuale. Da quando nel 2014 è stata introdotta la legge che punisce le molestie sessuali con una pena minima di un anno di carcere, le condanne sono state pochissime e la vasta maggioranza delle donne attende ancora giustizia. Anche quando chiedono aiuto, capita spesso di sentirsi ignorate o trattate con disprezzo dalla polizia o dal sistema giudiziario.

Amnesty International chiede alle autorità di adottare una strategia, tanto promessa quando ritardata, per contrastare la violenza sulle donne.

 

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