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STATI UNITIPremier India: mandato di comparizione per genocidio

26.09.14 - 18:12
Il leader indiano si recherà alla Casa Bianca
Keystone/AP Photo
Premier India: mandato di comparizione per genocidio
Il leader indiano si recherà alla Casa Bianca

NEW YORK - Alla vigilia della visita alla Casa Bianca del leader indiano Narendra Modi, una corte federale di New York ha spiccato un mandato di comparizione nei confronti del premier di New Delhi accusato di violazione dei diritti umani e di genocidio nei confronti delle minoranze musulmane.

La denuncia, che non dovrebbe avere effetti concreti, presentata alcuni giorni fa da due indiani, riguarda i moti religiosi del 2002 nello stato indiano del Gujarat, a quel tempo guidato da Modi, alla fine dei quali il bilancio fu di oltre 1.200 morti.

La decisione della corte crea certamente non poco imbarazzo nel momento in cui tutto è pronto per il faccia a faccia tra il presidente Barack Obama e Modi, col premier indiano che sarà a Washington domenica e lunedì.

Nella denuncia presentata a New York il dirigente nazionalista indù Modi viene accusato in particolare di essere stato "responsabile di assassinio, violenza organizzata ed evacuazione forzata su larga scala" ai danni della popolazione di minoranza musulmana.

Modi da anni viene da molti criticato in patria per non aver fermato con la dovuta tempestività le uccisioni che avvennero quattordici anni fa nel Gujarat, anche se nessuna corte indiana ad oggi lo ha mai ritenuto responsabile di quei fatti.

Ma all'epoca dei fatti - ricorda il New York Times - anche gli Stati Uniti si dissero convinti delle responsabilità di Modi, con la Casa Bianca (allora c'era George W.Bush) che giudicò troppo lenta la reazione del futuro premier indiano di fronte ai tumulti del Gujarat. Tanto che nel 2005 le autorità americane gli rifiutarono il visto di ingresso. L'ultimo tentativo di portarlo davanti a un tribunale risale allo scorso anno, quando fu respinta una petizione di migliaia di cittadini indiani in cui si chiedeva un processo per i fatti del 2002.

Non è la prima volta che in una corte americana viene presentata una denuncia verso leader indiani. Lo scorso anno un gruppo chiamato Sikhs for Justice ne presentò uno contro Sonia Gandhi, leader dell'Indian National Congress Party, accusandola di violazione dei diritti umani durante i tumulti anti-Sikh del 1984. La causa è stata però archiviata.

Governo india: "accuse false"

Il governo indiano ha reagito duramente contro la denuncia nei confronti del premier Narendra Modi per i massacri del 2002 in Gujarat definendola come "un malevolo tentativo di distrarre l'attenzione dalla sua missione" negli Usa.

"Queste accuse sono false - si legge in un comunicato del portavoce Syed Akbaruddin - e simili a quelle rivolte già in passato contro il primo ministro. Una inchiesta supervisionata dalla Corte Suprema indiana ha esaminato queste imputazioni e le ha respinte come prive di fondamento".

ats ans

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