La tutela dell'utente è prioritaria, secondo il Senato berlinese
BERLINO - Il senato di Berlino mette al bando i "tassisti" di Uber, nella capitale tedesca. L'impresa americana, che ha creato un'app per gli smartphone per agevolare la ricerca del taxi, deve immediatamente bloccare i suoi autisti in città. Una trasgressione del divieto potrà essere punita con multe salatissime: 25 mila euro.
"La protezione dell'utente ha priorità", ha spiegato il Senato berlinese. Non è tollerabile infatti che i passeggeri si trovino affidati ad "autisti" la cui competenza "non è verificata" e su veicoli "non dati in concessione".
Anche a Berlino come in molte città europee, i tassisti hanno protestato vigorosamente - l'11 giugno anche con una massiccia manifestazione - contro la concorrenza ritenuta sleale della compagnia americana, che mette a disposizione dei cittadini un servizio agevolissimo per intercettare taxi.
Ats Ans