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CRRISPONDENZE ESTEROLa mia vita a Berlino su due ruote, dove si beve birra pedalando

25.07.14 - 08:47
"Bicicletta über alles". Questo il motto di una città come Berlino dove esiste una versione su due ruote per ogni esigenza turistica
Foto di Nina Buffi
La mia vita a Berlino su due ruote, dove si beve birra pedalando
"Bicicletta über alles". Questo il motto di una città come Berlino dove esiste una versione su due ruote per ogni esigenza turistica

BERLINO - Si narra di un uomo, il quale, al tempo della Berlino divisa, attraversava ogni giorno il confine tra est e ovest in bicicletta. Le guardie, sospettose, lo fermavano sempre, sia all'andata che al ritorno, perquisendogli minuziosamente lo zaino che portava in spalla. Questa scenetta si ripeté per anni ma, con loro grande disappunto, in quel sacco, non trovarono mai nulla. Finché, anni dopo la caduta del muro, una delle sentinelle rincontrò l'uomo e questi, con malcelata soddisfazione, le confessò che contrabbandava biciclette. 

Molto probabilmente esiste una versione di questa storiella per ogni confine del mondo, ma Berlino, a differenza di certi valichi alpini, sembra uno sfondo particolarmente credibile. No, non tanto per il fatto che è stata l'emblema di due mondi divisi, quanto piuttosto perché qui, le biciclette, sono ovunque. Il primo impatto, solitamente, avviene mentre si gironzola per una delle vie del centro: uno scampanellio deciso, delle parole indecifrabili ma dal tono che non lascia nessun dubbio riguardo il senso e la sensazione di aver evitato, per poco, lo scontro. Poi l'illuminazione: quelle porzioni di marciapiede dipinte di rosso sono per le biciclette.

Infine a Berlino, oltre ad esserci innumerevoli infrastrutture per i ciclisti, esiste una versione su due ruote per ogni esigenza turistica (e non):  tour guidati della città su un sellino (si va dai 15 ai 20 Euro), taxi a pedali (circa 50 Euro per un’ora, ma non ditelo ai risciò di certi paesi) e persino tavoli attorno ai quali è possibile bere birra pedalando (sì, avete capito bene). Ci sono poi innumerevoli postazioni che propongono il noleggio di una city bike: si va dalle reception degli alberghi (dai 10 ai 15 Euro giornalieri) alle numerose postazioni automatizzate (il servizio Call a Bike ne propone oltre cento) in cui per utilizzare una bici è sufficiente chiamare un numero di telefono.

Anche i dati confermano questa impressione di città che si muove su due ruote: a Berlino ci sono oltre mille chilometri di piste ciclabili e il 13% degli spostamenti quotidiani avvengono appunto con questo mezzo di trasporto (in città come Parigi, Londra o Torino questa percentuale non supera il 3%, ad Amsterdam siamo al 22%, mentre da noi la prima della classe è Berna con l'11%1). Inoltre, stando all'indice di Copenhagenize2 - il quale, prendendo in considerazione parametri come le infrastrutture ciclabili o le iniziative politiche, definisce quanto una città sia bike friendly - Berlino, nella classifica guidata da Amsterdam, è tra le dieci migliori città al mondo e la prima in Germania. Questi risultati non sono evidentemente avvenuti per caso, ma sono il frutto di iniziative politiche e finanziarie introdotte più di dieci anni fa e volte a favorire questo tipo di mobilità. 

Io non so come potesse sentirsi il contrabbandiere di cui vi parlavo prima, ogni volta che passava il confine. Terrorizzato forse. Però vi posso dire che oggi, sfrecciando in bicicletta attraverso questo e altri luoghi che hanno fatto la storia, ci si sente parte di un qualcosa d'incommensurabile. È come se le vicende umane che ci hanno preceduto se ne stessero lì a guardarci e noi, nella corsa verso il nostro destino, ci sentissimo un tassello altrettanto importante di un futuro ancora da scrivere. Un futuro che ogni tanto sembra però divertirsi a metterci di fronte un turista pronto  a intralciarci la strada o una giornata piovosa dalle sembianze quasi autunnali. E allora mi chiedo: "Dove vanno d'inverno le bici a Berlino?”.

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