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CICLISMOLa prima maglia rosa è Tuft

09.05.14 - 21:35
Il canadese con la Orica GreenEDGE ha festeggiato al meglio il suo 37esimo compleanno conquistando la cronometro a squadre di Belfast che ha dato il via al Giro d'Italia
Keystone/EPA/LUCA ZENNARO
La prima maglia rosa è Tuft
Il canadese con la Orica GreenEDGE ha festeggiato al meglio il suo 37esimo compleanno conquistando la cronometro a squadre di Belfast che ha dato il via al Giro d'Italia
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BELFAST - Ha preso il via questa sera con una conometro a squadre il Giro d'Italia 2014. Si è partiti quindi dell'Irlanda, oramai non più una novità per Giro - per l’11esima volta - e Tour cominciare dall'estero per un ciclismo sempre più cosmopolita. Ampio è infatti il ventaglio dei favoriti per la vittoria finale, anche se uno solo sembra essere l'uomo da battere: il colombiano Nairo Quintana della Movistar.

La crono -  La cronometro a squadre di Belfast, 21,7 chilometri piuttosto lineari, ha assegnato la prima maglia rosa: il canadese Svein Tuft, che oggi compie 37 anni. La favorita Orica GreenEDGE ha preceduto la Omega-Quick Step di 5”, terza la Bmc di Evans a 7”. Sabato la seconda frazione, la prima in linea, sempre a Belfast.

I favoriti - Non ci saranno i big delle corse a tappe, tutti concentrati sul Tour, da Froome a Contador. Con loro vorrà battagliare a luglio anche Vincenzo Nibali che non difenderà la maglia rosa vinta lo scorso anno. Ecco che il favorito è dunque Nairo Quintana, talentuoso colombiano della Movistar che lo scorso anno sorprese tutti chiudendo al secondo posto il Tour de France. Gli avversari: lo spagnolo Purito Rodriguez, che ha perso da Hesjedal il Giro 2012 nella crono finale ed è giunto terzo al Tour 2013 anche se non sembra al meglio, l’australiano di Stabio Cadel Evans, a 37 anni può dare le ultime fiammate come ha fatto al Giro del Trentino, e poi il colombiano Uran, secondo nel 2013. Proveranno a sorprendere il croato Kiserlovski della Trek, il polacco Majka della Tikoff, già positivo l'anno scorso, e il duo della Garmin l'irlandese Daniel Martin e il canadese Ryder Hesjedal, maglia rosa 2012. Speranze italiane nelle gambe "esperte" di Ivan Basso e Michele Scarponi. Nelle volate Kittel, Bouhanni e Farrar sono una spanna sopra gli altri, Petacchi l'usato sicuro.

Le salite - A decidere l’esito della corsa saranno le montagne: 10 tappe in altura, equamente divise tra media e alta montagna. Torna lo Stelvio (Cima Coppi 2014), dopo la cancellazione dello scorso anno, ma a decidere il Giro saranno con tutta probabilità la cronoscalata del Grappa e lo Zoncolan, posto al penultimo giorno di corsa prima della passerella a Trieste. (itm/red)

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