Cerca e trova immobili
Stanislas Wawrinka ha parlato di come sia cambiato tutto anche al di fuori dal campo di gioco
MONTECARLO (Principato di Monaco) - Senza Magnus Norman, che lo raggiungerà in Svizzera per la preparazione dei prossimi tornei, Stan Wawrinka si sta allenando a Montecarlo in attesa di entrare in scena: “Sono qui per mettermi alla prova, so che posso far bene sul rosso”.
In un’intervista rilasciata a Le Matin il vodese ha assicurato di non pensare al Roland Garros (“ma sappiamo che tutto è possibile”), dei suoi obiettivi futuri ("l'unica differenza è che ora so che posso vincere molti grandi tornei. Così, ovviamente , cerco di arrivare più in alto. Ma non dimenticate che io non ho mai vinto un Masters 1000. Se avessi la possibilità di vincere un titolo come questo a Montecarlo per me sarebbe incredibile”), e di quanto sia cambiata la sua vita dopo il successo agli Australian Open.
“Le differenze maggiori sono extrasportive, cambia il modo in cui ti vede la gente. Tanti che prima criticavano il mio modo di giocare, ora dicono di aver sempre asserito che avrei vinto uno Slam, mi fanno ridere, sono patetici. E’ stata una vittoria incredibile per cui negli ultimi mesi era difficile rimanere con i piedi per terra. Sono passato dal sogno di vincere un piccolo torneo e finire l'anno nella top 10 a vincere un Grande Slam ed essere abbastanza sicuro di giocare il Master. Ovviamente ho meno tempo per tante cose ma arrivare in alto nel tennis era quello che volevo”.
I quarti di Davis sono stati un ostacolo duro: “In realtà mi hanno fatto bene, ho avuto due giorni difficili, eravamo sotto 2-1 e sono stato criticato ma io ho fatto quello che faccio sempre. Alla fine in quanti hanno vinto uno Slam negli ultimi dieci anni a parte i primi 4 al mondo? In due, solo io e Del Potro. Si può dire ciò che si vuole ma questi sono i risultati”.
Dopo Melbourne c’è stato qualche passaggio a vuoto in campo: “Ho perso contro Dolgopolov e Anderson ma ora penso che ho messo la testa a posto e il resto dell'anno può essere davvero buono. Perdere a Miami o Indian Wells non mi interessava, dato che avevo appena vinto uno Slam. Non è come prima quando l'obiettivo era assolutamente vincere ogni partita". (ITM)
