Cerca e trova immobili
E sulla pagina Facebook del sedicenne: "Tu sapevi che quel gioco era pericoloso e allora perché lo hai fatto?"
ROMA - Cresce il mistero su quanto accaduto nella stanza del Domus Nascimbeni di Roma, l'albergo dove è morto il sedicenne Jonathan Lucas, ospite insieme alla sua scolaresca losannese per uan vacanza nella capitale italiana.
Gli elementi che gli inquirenti stanno raccogliendo in queste ore lasciano supporre tante ipotesi.
Autopsia - Intanto l'autopsia di ieri, come riferisce il Messaggero, ha messo in evidenza un colpo alla testa, una botta che il ragazzo potrebbe essersi procurato anche con una caduta, o nel corso di una lite. Oltre all'autopsia, la procura italiana ha disposto anche un esame tossicologico in quanto, secondo le testimonianze dei ragazzi, nel gruppo era diffuso l'uso di marijuana.
Ma l'elemento nuovo che è emerso è la constatazione quasi certa che oltre ai tre compagni che dormivano con Jonathan, nella stanza c'erano anche altri 7 o 9 ragazzini ed è per questo motivo che è stata anche annullata la decisione, presa nella giornata di ieri, di far ripartire il gruppo per Losanna. I venti ragazzini insomma restano a Roma e a loro sono state prese le impronte digitali per confrontarle con quelle trovate sui tre coltelli a farfalla rinvenuti nell'albergo.
La frase su Facebook - Un altro particolare riferimento su cui gli inquirenti si stanno concentrando è la frase spuntata sulla pagina Facebook di Jonathan: "Tu sapevi che quel gioco era pericoloso e allora perché? Perché lo hai fatto? È una lezione che dovrà servire a tutti, non voglio fare la morale come quando eri ancora con noi, non posso".
