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ll patron Dietrich Materschitz: "Una GP2 fa prestazioni più elevate con metà del budget"
MILTON KEYNES (Gran Bretagna) - È guerra aperta tra la FIA e la Red Bull sulla questione del flusso di carburante che è costato a Daniel Ricciardo il terzo posto nella gara d'esordio in Australia. In un'intervista al giornale austriaco "Kurier", il patron della Red Bull, Dietrich Materschitz, ha usato parole dure nei confronti della squalifica e della nuova F1 rivoluzionata dai regolamenti di quest'anno con l'obiettivo, per ora centrato, di far cessare il dominio di Vettel.
"La F1 deve essere ciò che è sempre stata ossia la disciplina motoristica più estrema, non esaurirsi in un record sul consumo di carburante senza contare l’assurdità che queste macchine vanno un secondo più lente rispetto a quelle del 2013 e che una GP2 fa prestazioni più elevate con metà del budget", ha tuonato Materschitz. Il patron ha anche ribadito la piena regolarità del sistema di flusso-benzina della monoposto di Vettel e Ricciardo: "Il fatto è che i sensori della Federazione hanno dato valori non accurati fin dall’inizio dei test invernali. Possiamo dimostrare che eravamo nei limiti”.
Ma il rischio per la Red Bull è serio. In attesa infatti del giudizio sul ricorso contro la squalifica di Ricciardo in Australia, che sarà esaminato il 14 aprile, la scuderia di Milton Keys sembra non intendere apportare modifiche al sistema sotto accusa. Il rischio è che incorra in altre due squalifiche nelle prossime due gare prima di quella data: Malesia e Bahrain. (Itm/red)
