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TICINONo alla rottamazione dei padri separati e divorziati!

26.11.10 - 10:00
Padri sposati ticinesi depredati dei propri figli, della casa e dello stipendio.
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No alla rottamazione dei padri separati e divorziati!
Padri sposati ticinesi depredati dei propri figli, della casa e dello stipendio.

Vi presentiamo il caso di un padre di 50 anni, domiciliato nel luganese, a cui, a seguito della domanda di separazione inoltrata dalla moglie, un Pretore di Lugano (specialista in divorzi), dopo discussione con le parti, ha sottoposto loro una proposta di accordo di separazione. Il magistrato propone al padre di lasciare tutto alla divorzianda moglie: casa con piscina, tre figli e stipendio, e di "levarsi gentilmente di torno"… Del suo stipendio di 7'450 fr mensili (compresa 13ma) verserà alla moglie 4'900 fr e (soprav)vivrà coi rimanenti 2'550 fr mensili - o meglio circa fr 2'000 visto che la 13ma l'incasserà solo a fine anno.

Ecco in sintesi la proposta scritta del Pretore:

    • la moglie rimane nella casa unifamiliare coniugale
    • i 3 figli sono affidati alla madre per cura ed educazione
    • il marito lascia la casa entro 15 giorni
    • tutte le spese correnti maturate fino all'uscita di casa rimangono a carico del marito
    • fino a quando il marito non avrà una sistemazione abitativa confacente sono esclusi i pernottamenti dei 3 figli
    • il Pretore avverte il marito che dovrà trovarsi un'abitazione dell'ordine di 1'100 fr per pigione (spese accessorie comprese)
    • il marito, a fronte di un reddito mensili di 7'450.- fr netti compresa la 13ma, verserà:
      • 2'500 fr per la moglie
      • 950 fr per il 1. figlio (compresi Assegni familiari)
      • 750 fr per il 2. figlio (compresi Assegni familiari)
      • 700 fr per il 3. figlio (compresi Assegni familiari)
        • ossia complessivi 4'900 fr mensili da versare nelle mani della moglie;

Naturalmente, nella casa coniugale si potrà installare l’eventuale futuro amico della madre… Il padre invece con 2'550 fr (compresa 13a, per cui ca. 2'000 fr da gennaio a novembre) vivrà nel suo piccolo appartamento, offrirà vitto e alloggio ai 3 figli quando saranno con lui, pagherà le imposte cantonali comunali e federali, la cassa malati, le altre spese mediche e dentarie, e pure il suo avvocato visto che il buon equo Pretore ha concesso l’assistenza giudiziaria alla madre ma non al padre…

Ipotizziamo ora che, dopo la separazione, la madre allacci una relazione con un uomo celibe con uno stipendio diciamo di 5'100 fr mensili. Questo uomo fungerà da padre acquisito dei 3 figli e il nucleo ricostituito disporrà di ben 10'000 fr al mese, vivrà nella casa di comproprietà del padre naturale (non ancora ex marito) il quale durante la separazione continuerà a contribuire alla vecchiaia della signora visto che fino al giorno in cui il divorzio sarà cresciuto in giudicato (= diverrà effettivo) la metà dei contributi da lui versati per il I. (AVS/AI/...) e il II. pilastro (cassa pensione) sarà appannaggio della madre (non ancora ex moglie).

Dulcis in fundo, il padre potrà chiedere che vengano ridotti i 2'500 fr di alimenti che paga alla moglie solo dopo 5 anni di convivenza della madre con il nuovo amico (= convivenza consolidata), di modo che il nuovo nucleo riconstituito della madre potrà vivere per almeno 5 anni con 2'500 fr al mese in più. Ma non è detto che dopo i fatidici 5 anni le cose cambieranno. Infatti, per la "Legge", è il padre che deve dimostrare che la madre vive da almeno 5 anni con un altro uomo...fatto per nulla scontato.

Al contrario della madre, ben si comprende che difficilmente il padre potrà rifarsi una nuova vita o ricostituire una nuova famiglia...

Questo è il destino che i Giudici riservano ai padri ticinesi separati dopo matrimonio (55% dei padri sposati), indipendentemente se la separazione la chiede la moglie o il marito.

Uomini, fino a quando il diritto sul divorzio e la prassi giuridica attuale non cambiano, meglio non sposarsi. Analogamente ad un vecchio slogan di Renzo Arbore, osiamo affermare: "Matrimonio, e sai cosa rischi! Meditate gente, meditate".

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