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GINEVRALicenziate al ritorno dalla maternità

21.02.16 - 21:30
Una donna è protetta dal licenziamento in maternità, ma appena torna al lavoro la si può licenziare
Licenziate al ritorno dalla maternità
Una donna è protetta dal licenziamento in maternità, ma appena torna al lavoro la si può licenziare

GINEVRA - La legge garantisce alle donne che rimangono incinte un minimo di quattordici settimane di congedo maternità e una protezione dal licenziamento che va dal momento del concepimento fino a sedici settimane dopo il parto. Nessuno vieta, però, di lasciare a casa una dipendente dopo questo periodo. E, secondo quanto denuncia Le Matin Dimanche, non sarebbero pochi i datori di lavoro che sfruttano questa possibilità.

«Ricevo una nuova segnalazione di questo tipo ogni mese», racconta al domenicale Audrey Schmid, segretaria sindacale di Unia a Ginevra. Non c'è discrimine tra i settori professionali colpiti dal fenomeno: si va dalle banche alla ristorazione, dall'industria  alla vendita. Proprio parlando di banche, emerge un esempio molto simile. «Una banca aveva preso l'abitudine di dire alle donne incinte che il loro posto era occupato e che non avrebbero avuto la garanzia d'impiego una volta ritornate», spiega Denise Chervet, dell' Associazione svizzera degli impiegati di banca.Una procedura poi modificata dopo l'intervento dell' associazione. È difficile quantificare le dimensioni del fenomeno, spiega l'Ufficio federale per  l'uguaglianza tra donna e uomo. «Ma sembra che cresca a pari passo con la crescita del numero di madri che vogliono rimanere attive professionalmente», afferma la direttrice Sylvie Durrer.

A stupire ancora di più è il fatto che a subire questo trattamento non sarebbero coloro che preferiscono un impegno lavorativo ridotto. «Nella maggior parte delle situazioni, queste donne non avevano richiesto un tempo parziale. Sono state messe alla porta quando non hanno chiesto una modifica del loro contratto di lavoro», conclude Audrey Schmid di Unia.

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