PROVA SU STRADAFord Focus: È bello ciò che piace

RIVOLUZIONE PER TRE - A contrastare quella quasi inarrivabile Volkswagen Golf che da molti anni ormai domina il combattuto segmento C ci sono sempre i soliti due/tre marchi, tra cui anche la Ford che ad inizio anno ha presentato la sua nuova Focus proponendola come una piccola rivoluzione tecnico-stilistica. Dei numerosi sistemi di sicurezza abbiamo già parlato abbondantemente negli ultimi mesi e il cambiamento estetico è immediato. Un design ricercato e dinamico era negli obiettivi degli stilisti che hanno posto l’accento in particolare sul tetto spiovente ed il frontale particolarmente lavorato, anche se certe stravaganze come l’allungamento verso il centro della vettura del faro posteriore ci sono piaciute poco, pur essendo sicuramente più originale rispetto a quanto fatto con i modelli precedenti.

QUANDO L’AMBIZIONE È PREMIUM - Volendo dare l’aspetto di una vettura dai ricchi contenuti Hi-Tech si è lavorato anche sulla plancia caratterizzata da un design futurista. Forse troppo, visto il considerevole tempo di adattamento ai comandi che ci ricorda quanto già vissuto con la Grand C-Max nel corso dell’estate. Notevole in ogni caso il passo avanti in termini di materiali, belli da vedere e da toccare, che presentano solo qualche lieve pecca marginale di assemblaggio visibile però solo agli occhi più esperti. Poca roba, considerando che i contenuti tecnologici sono effettivamente di buon livello, tra cui si cita l’ottimo impianto multimediale. Il nostro consiglio è tuttavia quello di investire in un navigatore integrato anziché quello asportabile presente sull’esemplare in prova.

COMFORT CHE STRIZZA L’OCCHIO ALLA DINAMICITÀ - L’altro punto di fondamentale importanza per i vertici dell’ovale blu era una guida dinamica. Pare quindi strano che per i primi chilometri ad impressionarci sia stato invece il confort di marcia, eccellente per l’assorbimento delle imperfezioni del manto stradale, per la silenziosità e per la comodità generale a bordo, la quale per i passeggeri posteriori è appena sufficiente in termini di spazio per le gambe ma sorprendente buona per la testa, dato l’andamento discendente del tetto. Per tornare all’annunciata dinamicità possiamo dirvi che questa Focus ha si un rollio pronunciato e un assorbimento votato al comfort, tuttavia quando è impegnata tra le curve convince per una guida sempre precisa e sicura, con interventi del controllo di stabilità puntuali ma mai invasivi e una rassicurante frenata. Si percepisce, un certo senso, il suo potenziale nel poter diventare dinamica a tutti gli effetti; per esempio con la futura versione sportiva ST.

INVESTIMENTO APPAGANTE - Una buona passista, questo potrebbe essere il termine giusto per descriverla. Nonostante la piccola motorizzazione (1.6 Diesel da 115 cavalli) è in grado di mantenere buone medie autostradali senza scadere in consumi eccessivi, che nella media girano attorno ai 6L/100km. L’unico suo problema è quello di essere letteralmente “morto” al di sotto dei 1'500 giri/min, accompagnato da vibrazioni sgradevoli e partenze in salita talvolta difficoltose, facendosi poi perdonare per la discreta progressione che ha a partire di 2'000 giri. Il due litri potrebbe quindi essere una scelta consigliabile anche perché, l’allestimento della vettura che abbiamo provato, non è più disponibile con il più piccolo dei Diesel

* I prezzi si riferiscono allo stesso allestimento della vettura provata ma con il motore 2.0 TDCi (140cv), essendo questo allestimento non più disponibile con l'1.6 TDCi 115 cv da noi provato.