Dopo gli attentati, la rabbia dei cristiani è infatti esplosa e, per rappresaglia, hanno fermato macchine di musulmani e li hanno uccisi. Le autorità dello Stato di Kaduna hanno proclamato un coprifuoco per 24 ore, con effetto immediato.
La prime due bombe sono state piazzate nella città di Zaria: una nella Chiesa evangelica della Buona Novella (ECWA) e l'altra nella cattedrale cattolica del Cristo Re. Almeno tre persone sono morte nel primo attacco e nel secondo almeno quattro bambini hanno perso la vita davanti alla cattedrale cattolica. Le esplosioni sono avvenute nei quartieri di Wusasa e di Sabon-Gari, già colpiti in passato dal gruppo fondamentalista islamico di Boko Haram.
Un numero elevato ma ancora imprecisato di vittime è stato provocato da altre tre bombe esplose davanti a chiese di Kaduna, capitale dello stato omonimo, ad alcune decine di chilometri da Zaria. Due esplosioni sono avvenute simultaneamente in chiese dei quartieri a maggioranza cristiana di Nassarawa e Barnawa, nel sud della città.
Un portavoce dell'agenzia nazionale che si occupa delle emergenze ha affermato di poter "confermare che decine di persone hanno perso la vita" negli attentati odierni contro cinque chiese nello Stato di Kaduna. Una versione sostenuta anche da testimoni locali.