«Ecco contro cosa ci scontriamo. Siamo solo mucche grasse da mungere»

Il direttore del DSS, Raffaele De Rosa, critica duramente le affermazioni sul costo dei farmaci del CEO di Roche
BELLINZONA - «Ma che gioco stiamo giocando?» A porre la domanda, criticando con durezza le affermazioni rilasciate ieri dal Ceo di Roche, Thomas Schinecker, in un'intervista - pubblicata dai domenicali SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche -, è il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della sanità e socialità (DSS), che sulla sua pagina Facebook spiega: «Quando vi parlo di costi dei farmaci, è proprio questo aberrante principio che cerchiamo disperatamente di combattere».
Il CEO di Roche «ci racconta: “Rifiutare una remunerazione adeguata metterebbe automaticamente a rischio il lancio di nuove terapie”. Ma non finisce qui, nega anche l’evidenza: “I nuovi farmaci innovativi non sono la causa dell’aumento dei premi in Svizzera”. Detto in soldoni? Se volete le medicine pagate, se non pagate non vi curiamo più».
Una sorta di muro di gomma, invalicabile, tra le autorità cantonali e i colossi dell'industria farmaceutica. «Ecco contro cosa si scontrano le nostre iniziative per ridurre i prezzi delle medicine», prosegue De Rosa. «Siamo solo mucche belle grasse da mungere che devono pagare il loro pedaggio per sopravvivere».
E l'aspra critica di De Rosa guarda anche a quello che è accaduto - e sta tuttora accadendo - in questi mesi oltre l'oceano Atlantico, con l'Amministrazione Trump in costante pressing sulle farmaceutiche, a colpi di ricatti e minacce. I prezzi elevati sono «un pedaggio che paghiamo, anche perché gli americani vogliono spendere di meno e allora noi passiamo alla cassa delle farmaceutiche per tappare il buco finanziario». Insomma, «proprio un bel Natale, con gli auguroni del CEO di Roche. La Svizzera deve scegliere. O tiene una linea dura e cerca altre soluzioni o la nostra gente sarà sempre più strangolata da queste tristi politiche finanziarie», conclude il consigliere di Stato del Centro.



