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CAPRIASCA«Quei cani non ci fanno dormire, aiutateci»

16.03.17 - 19:00
Diverse famiglie scrivono al Municipio chiedendo un intervento. La replica della polizia: «L'unica azione possibile è sanzionare i responsabili»
Archivio fotolia
«Quei cani non ci fanno dormire, aiutateci»
Diverse famiglie scrivono al Municipio chiedendo un intervento. La replica della polizia: «L'unica azione possibile è sanzionare i responsabili»

CAPRIASCA - La quiete notturna, tanto importante per un sano riposo, può essere facilmente interrotta se, nei paraggi, c'è quello che tecnicamente viene chiamato "inquinamento fonico". Insomma, rumore.

È un po' quello che accadrebbe nel nucleo di Corticiasca secondo la testimonianza di alcuni residenti. Qui, da alcun mesi, il giardino di un privato si è popolato di cani. Prima tre, poi quattro e infine cinque. Uno di questi, secondo alcuni abitanti della zona, «abbaia più degli altri, soprattutto di notte». 

«Disturbo continuo» - Da dicembre, alcune famiglie vicine al giardino in questione si sono mobilitate per chiedere un intervento da parte delle autorità comunali. «Il disturbo arrecato durante le ore notturne da quella specie di "canile" è continuo, tanto da compromettere il sacrosanto diritto alla quiete notturna. Per non parlare del fatto che questi cani, regolarmente, "fuggono" dal recinto», ci segnalano.

Non sono mancate le telefonate alla polizia. Intervenuta più volte. «Ma il Municipio - segnalano ancora i vicini esasperati - non ha mai attuato nessuna misura preventiva. Neppure quando il proprietario di questo giardino è partito per un mese in vacanza lasciando i cani senza controllo».

Verifiche e multe - La situazione, insomma, sarebbe in stallo. Daniele Baier, Comandante della Polizia Torre di Redde, conferma, in parte, il problema. «È vero, siamo intervenuti alcune volte. Il nostro ruolo, in questi casi, è esclusivamente di tipo constatativo. In seguito riportiamo quanto verificato al Municipio che decide se e come intervenire».

E questo è stato fatto. Entro i limiti che i regolamenti municipali impongono. «L'unica azione che il Municipio può intraprendere è un ammonimento e in seguito una multa. Non è suo il compito di prendere altri provvedimenti, ma spetta, se è il caso, al Veterinario Cantonale». Che, però, interviene solo in casi limite, laddove vi sono situazioni di maltrattamenti o di emergenza sanitaria.

Un cane che si morde la coda quindi? Entro certi limiti: «Le multe, se si susseguono, possono essere sempre più elevate», spiega Baier che invita i cittadini a chiamare ancora la Polizia, laddove necessario: «Ovvio che bisogna valutare la situazione di volta in volta. Se gli animali abbaiano per un paio di minuti a causa del passaggio di un animale selvatico bisogna imparare a conviverci».

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