È ancora polemica sulla qualità dei pasti. E stavolta diversi genitori si mobilitano. Il sindaco: «Continuiamo a monitorare la situazione».
GAMBAROGNO - È di nuovo rivolta nel Gambarogno per la mensa scolastica. Stavolta un gruppo di genitori ha raccolto oltre 100 firme già consegnate al Municipio. In sintesi si chiede alle autorità di cessare il rapporto con la ditta di catering che si occupa di confezionare i pasti. E di trovare un'altra soluzione.
Il precedente – La polemica era già stata sollevata lo scorso settembre. Con allievi e genitori che puntavano il dito contro la presunta scarsa qualità del nuovo servizio mensa, introdotto da poche settimane. In quell'occasione il sindaco e soprattutto il direttore dell'azienda di catering avevano "promesso" un miglioramento.
«Siamo stufi» – Miglioramento che effettivamente ci sarebbe stato. «Ma solo per alcuni mesi – sostiene la mamma promotrice della raccolta di firme –. Poi sono di nuovo sorti problemi grossi. Nella sede di San Nazzaro ad esempio sono stati recapitati dei polpettoni crudi, che non sono stati serviti. In un altro caso è stata trovata una garza negli gnocchi. A una bimba è stato servito un cibo a cui era allergica. Siamo stufi».
«I controlli esterni danno risultati soddisfacenti» – Il sindaco Gianluigi Della Santa, contattato da Tio/20Minuti, si dice consapevole della situazione e comprensivo del disagio delle famiglie: «Il Municipio ha adottato misure di controllo della qualità sia del servizio di fornitura dei pasti sia del servizio di refezione. Vi è stato si un polpettone fornito non ben cotto, ma la quotidianità ci risulta essere diversa da come viene mediatizzata. Il vero problema è che un piano alterativo, per fornire 300 pasti giornalieri, è attuabile solo sul medio termine. Per questo semestre dobbiamo continuare a monitorare la situazione, formare il nostro personale, correggere, per garantire dei buoni pasti. Se poi non avremo una situazione soddisfacente, di certo durante l’estate dovremo trovare una nuova soluzione, che però non potrà prescindere dal rispetto della legge, ossia del pubblico concorso».
In arrivo una risposta ufficiale – Nei prossimi giorni il Municipio preparerà una risposta ufficiale per i genitori arrabbiati. «Una rescissione immediata risulta problematica soprattutto per assicurare la continuità del servizio. I ristoranti del Comune, per le chiusure di riposo settimanale, per le chiusure invernali e per la particolarità del servizio che deve rendere conto anche al Cantone, non risolverebbero il problema a breve. Prendiamo atto del polpettone non cotto, ma la nostra risposta sta nella sorveglianza e nel miglioramento, per non trovarci dall’oggi al domani senza pasti per i nostri bambini. Restiamo ottimisti: con l’impegno di tutte le parti coinvolte e con il supporto delle famiglie, ce la faremo ad arrivare alla fine dell’anno scolastico, momento in cui faremo il punto della situazione».