L'azienda di Taverne specializzata nel servizio di assistenza e cure a domicilio ha disdetto il CCL per il personale. Il VPOD: «Mai vista tanta arroganza da parte di un datore di lavoro»
BELLINZONA - Nel Ticino del lavoro continuano a degradarsi le condizioni dei salariati. L'ultimo caso arriva dal ramo del servizio di assistenza e cure a domicilio.
La Ticinocure S.A. di Taverne ha disdetto il contratto di lavoro per il personale (CCL) retroattivamente al 1° gennaio 2016. A dare notizia della decisione è il sindacato VPOD, che parla di un'«arroganza mai vista in nessuna parte al mondo da parte di un datore di lavoro». Infatti, ha suscitato una certa sorpresa tale passo, «che arriva a rimettere in questione le condizioni di lavoro dei propri dipendenti, peggiorandole con effetto retroattivo di 11 mesi!»
La disdetta del CCL significa meno vacanze, aumento dell'orario di lavoro, blocco della carriera salariale.
Ecco nel dettaglio le principali novità:
1) blocco della carriera salariale (nessuno aumento automatico);
2) annullato il diritto a 5 o a 6 settimane all'anno di vacanze (solo 4 settimane come da minimo di legge);
3) versamento di fr. 2,50 all'ora di trasferte per dipendente: è illegale ed equivale a un furto che può arrivare fino a 300 ore mensili di lavoro ai danni del dipendente;
4) orario lavorativo: aumento da 40 ore a 42 ore settimanali (8 ore in più al mese di lavoro);
5) annullate le indennità di picchetto;
6) annullate le indennitä per lavoro notturno e festivo;
7) annullato il premio di fedeltà;
8) diminuiti i congedi pagati.
Il Sindacato VPOD comunica di rifiutare «questo modo di agire scorretto di Ticinocure SA e si batterà affinché il servizio rispetti il contratto collettivo di lavoro in vigore».