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CHIASSOIn questo palazzo, gli affari ticinesi di "Lady Sorriso"

17.02.16 - 12:45
L'imprenditrice arrestata ha un'azienda a Chiasso. Nello stesso palazzo, il politico Fabio Rizzi era consulente di un istituto para-universitario. Un'azienda svizzera tra le vittime della "cricca".
In questo palazzo, gli affari ticinesi di "Lady Sorriso"
L'imprenditrice arrestata ha un'azienda a Chiasso. Nello stesso palazzo, il politico Fabio Rizzi era consulente di un istituto para-universitario. Un'azienda svizzera tra le vittime della "cricca".

CHIASSO - C’è una Ticino-connection (non giudiziaria, per ora) nell’indagine che ha portato in carcere per corruzione il numero uno della sanità lombarda Fabio Rizzi e la dentista-imprenditrice Maria Paola Canegrati. Tutto ruota intorno a un indirizzo: via Livio 12 a Chiasso.

La consulenza - Qui, l’ex senatore della Lega Nord è stato fino a pochi giorni fa consulente scientifico di un istituto para-universitario privato. Rizzi tuttavia, fa sapere la direzione dell’ateneo, avrebbe “da poco rassegnato all’istituto le proprie dimissioni a seguito di un recente articolo" pubblicato da tio.ch/20minuti in merito all'istituto in questione.

L'azienda di "Lady sorriso" - A Chiasso il ruolo del politico italiano – di formazione medico – sarebbe stato tuttavia puramente di consulenza esterna. Ma c’è una coincidenza curiosa: allo stesso numero civico di via Livio, infatti, ha sede anche un’azienda odontotecnica di proprietà nientemeno che della dottoressa Canegrati. L’imprenditrice, accusata di associazione a delinquere e corruzione assieme a Rizzi, ha aperto la bucalettere nel 2014: lo scopo è di svolgere “tutte le attività direttamente o indirettamente connesse al settore odontoiatrico e odontotecnico” si legge nel registro di commercio.

"I soldi arrivavano da lei" - L’azienda chiassese, secondo informazioni raccolte da tio.ch/20minuti, non sarebbe per ora interessata da accertamenti giudiziari. “Tutti i finanziamenti ci sono arrivati attraverso i normali canali bancari e sono stati utilizzati per lo scopo sociale: è tutto dimostrabile e regolare” spiegano i soci ticinesi dell’azienda.

Ostruzionismo oltre confine - Sul fronte dell'inchiesta italiana, emergono altri collegamenti con la Svizzera. Un'azienda odontoiatrica concorrente con sede da questa parte del confine, di proprietà di un ex socio di Canegrati, sarebbe stata ostacolata dalla "cricca" nella partecipazione ad appalti pubblici in Lombardia. L'ipotesi degli inquirenti, suffragata dalle intercettazioni, è di turbativa d'asta; quanto all'accusa di riciclaggio, non risultano per ora accertamenti che interessino il Ticino.

"Un duro colpo" - Per l'azienda di Chiasso, in ogni caso, "l'arresto di ieri è un duro colpo sia dal punto di vista dell'immagine che da quello finanziario" spiegano i responsabili. L'azienda ha aperto due studi dentistici per ora in Svizzera, nei cantoni Svitto e San Gallo, gestiti da Chiasso: i fondi, però, arrivano (arrivavano) tutti dalle società italiane finite nella bufera, spiega il vice-presidente della società (che ha rassegnato ieri le dimissioni). Soldi, quindi, provenienti dalle attività "sporche" della cricca.      

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