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CONFINE / TICINOI diritti dei frontalieri in Ticino, pubblicato un vademecum

19.03.12 - 15:28
Camera di Commercio di Varese e rappresentanti sindacali hanno presentato questa mattina la pubblicazione di un prospetto tutto dedicato ai lavoratori frontalieri
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I diritti dei frontalieri in Ticino, pubblicato un vademecum
Camera di Commercio di Varese e rappresentanti sindacali hanno presentato questa mattina la pubblicazione di un prospetto tutto dedicato ai lavoratori frontalieri

VARESE - In Ticino un lavoratore su quattro è frontaliere. Una realtà, quella della presenza di una massiccia presenza di lavoratori che ogni giorno varcano la frontiera per recars al lavoro, seguita da vicino anche al di là del confine.

In aiuto di questi lavoratori la Camera di Commercio di Varese e i tre grandi sindacati italiani, Cgil-Cisl-Uil hanno pubblicato un prospetto tutto dedicato ai frontalieri e ai loro diritti, dalla legislazione sui permessi di lavoro, con le modalità di presentazione delle domande, ai contratti e le varie voci della busta paga. Ma anche la normativa su malattia, infortunio, disoccupazione, assegni familiari e previdenza.

La Camera di Commercio, che oggi informa della diffusione di questo prospetto, parla di un "vero e proprio vademecum sul frontalierato". La pubblicazione è stata presentata questa mattina, lunedì di San Giuseppe, in Camera di Commecio da Marco Molteni, membro della Giunta dell'ente camerale per il mondo del lavoro, affiancato dai rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil compartecipi di un'iniziativa editriale rivolta a tutti i 54mila frontalieri.

La brochure informa anche della presenza di veri e propri sportelli frontalieri sul territorio provinciale, tra cui quello di Luino, ospitato nella sede del Municipio.

I lavoratori della provincia di Varese che lavorano in Ticino sono i più numerosi e rappresentano il 44% del totale, seguiti dai comaschi (40%) e dagli abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola (9%).

Nella pubblicazione, che sarà distribuita negli Sportelli Frontalieri, non mancano inoltre i riferimenti ai 116 Comuni che, sul totale di 141 della  provincia di Varese, rientrano nella cosiddetta “zona di frontiera” entro i 20 chilometri dal confine. Zona di frontiera che in verità è stata abolita il 1° giugno 2007, in seguito all’applicazione degli Accordi Bilaterali tra Svizzera e Unione Europea, ma che di fatto resta tuttora valida per l’applicazione dell’Accordo Fiscale del 1974 tra la stessa Confederazione Elvetica e l’Italia.
 

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