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HOCKEYDopopartita, è più il sollievo della gioia

12.04.12 - 23:17
Il presidente Lombardi: "Miglioramento in dosi omeopatiche, dobbiamo fare tutti un mea culpa, anche l’allenatore". Capitan Duca: "Io la Valascia la vorrei sempre piena, altro che pressione"
Tipress/Carlo Reguzzi
Dopopartita, è più il sollievo della gioia
Il presidente Lombardi: "Miglioramento in dosi omeopatiche, dobbiamo fare tutti un mea culpa, anche l’allenatore". Capitan Duca: "Io la Valascia la vorrei sempre piena, altro che pressione"
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AMBRÌ – C’è rilassatezza, qualche lacrima, molti sorrisi ma nessuna esaltazione per un risultato che è il minimo a cui si ambiva. Il più ricercato è Thomas Bäumle, amato portiere che ha chiuso giovedì la carriera in biancoblù tra gli osanna della curva. “Ora sono libero nella testa, sono contento per la squadra e il club. Abbiamo salvato l’Ambrì e ne siamo fieri, perché una A senza l’Ambrì non è possibile. Mi mancherà tutto di questo club, ho conosciuto grandi giocatori e grandi tifosi. Ora sono contento, anche se il primo maggio sarò di un'altra squadra: sono felice di andare a Langnau”.

Julian Walker se ne andrà pure lui, dopo aver dato tutto per la maglia senza rimpianti. “Festeggiamo, siamo quasi un po’ obbligati a farlo, anche solo per il peso che è ci caduto dal cuore. Mi aspettavo di più, il playout non può essere l’obiettivo da inseguire. Ringrazio tutta la brava gente che ho conosciuto, ho potuto imparare una bella lingua, con un successo sarebbe stato tutto ancora più bello. Adesso è finita e di sicuro arriva una birra”.

Il capitano Paolo Duca spende due parole anche per gli avversari. “Il sollievo e la contentezza per aver salvato il posto non lascia spazio a pensieri o delusioni, ci godiamo il momento. Il Langenthal è stato davvero un osso duro, smentendo tutto quello che si diceva sul loro conto prima della serie. Ci hanno provato fino in fondo, anche stasera nel primo tempo sono stati migliori di noi. Abbiamo sbagliato attitudine e siamo stati salvati da un incredibile Bäumle che ci ha tenuti in partita. Il primo gol ci ha liberati e abbiamo potuto far valere la differenza. Non so dire se sia una questione psicologica, di certo io vorrei sempre giocare con un pubblico così, che quando sei nel terzo avversario ti spinge e ti solleva: la vorrei sempre piena la Valascia, è una carica enorme che condiziona gli avversari, non noi".

Il presidente Filippo Lombardi è più tranquillo dell’anno scorso. “Sono un presidente un po’ alleggerito, ma non felice. L’impressione è che comunque un miglioramento c’è stato, siamo stati anche quarti in classifica e fino a gennaio abbiamo lottato per entrare nei playoff. Questo spareggio, inoltre, è stato meno affannoso di quello dell’anno passato. Un miglioramento, anche se in dosi omeopatiche, ma l’anno prossimo vorrei qualcosa di più, non tanto per me quanto per il nostro pubblico che, mi rendo conto, ha fatto molti sacrifici per sostenerci e ha molte aspettative. Migliorare la preparazioni fisica, la preparazione mentale, il gioco in senso stretto e completare la squadra con gli acquisti che ancora potremo fare. Constantine? Penso che avremo fiducia in lui, ma sono convinto che dobbiamo fare tutti un mea culpa”.

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