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Giovanissimi e molto incinti, "Piuma" divide e la platea lo fischia

ITALIAGiovanissimi e molto incinti, "Piuma" divide e la platea lo fischia

06.09.16 - 12:00
Presentato ieri alla Mostra del cinema la pellicola italiana non ha avuto vita facile, il regista: «I giovani non sono tutti fannulloni e imbecilli»
Mostra del Cinema di Venezia
Giovanissimi e molto incinti, "Piuma" divide e la platea lo fischia
Presentato ieri alla Mostra del cinema la pellicola italiana non ha avuto vita facile, il regista: «I giovani non sono tutti fannulloni e imbecilli»

VENEZIA - Durante la proiezione di "Piuma", opera quinta del regista toscan-inglese Roan Johnson, in sala si è riso parecchio. Non per scherno o altro, il film (che è una commedia leggera e non vuole nasconderlo) pare sia veramente divertente. Poi però, durante i titoli di coda scattano i fischi e i «buu». Una reazione quella della platea della Mostra del cinema di Venezia che Vanity Fair ha definito «inspiegabile e schizofrenica».

Il motivo? Difficile dirlo: stando ad alcuni le commedie in concorso a Venezia non hanno vita facile soprattutto se si concedono qualche frivolezza. Stando ad altri invece il tema del film è di quelli difficili da trattare con un sorriso. "Ferro" (Luigi Fedele) e "Cate" (Blu Yoshimi) sono a malapena fuori dal liceo eppure lei è già incinta e il bambino lo vogliono tenere. Starà a loro domare la vita perché i loro genitori, fra una gag e l'altra, sembrano tutto fuorché adulti. Insomma un'altra faccia (ironica) del "Fertilty Day" promosso dal Ministero della Sanità italiano e che ha generato quel vespaio che ben sappiamo.

«Viviamo tempi ricchi di contraddizioni», ha commentato il regista sempre a Vanity Fair, «ma non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto, bisogna fare come i ragazzi del film che si dimostrano più maturi dello stereotipo che li vuole tutti fannulloni e imbecilli. I ragazzi di oggi sono persone ricche di intelligenza e maturità. Io quando li ho incontrato mi sono detto "Io a 17 anni ero molto più scemo di loro!"».

Alla base della reazione scomposta quindi c'è "solo" una questione generazionale? Non secondo il portale Variety.com che dà alla pellicola tutto un altro sguardo: «"Piuma" è quel tipo di film che rafforza la percezione negativa che la gente ha del cinema popolare italiano. Il fatto che sia messo in una cornice come quella festivaliera, poi, non fa che peggiorare le cose». Se la testata Usa apprezza la performance dei due protagonisti cassa invece quella del resto del cast «eccessivamente caricaturale, da cartone animato».

Se la critica, quindi è divisa a dire la sua sarà poi il pubblico. "Piuma", che uscirà nelle sale italiane il 20 ottobre, ha tutte le carte per fare bene al botteghino. Ad accompagnare il film anche un brano di Francesca Michielin, "Almeno tu", presente pure lei ieri a Venezia.

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