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FRANCIA

Front National addio, Marine Le Pen vuole cambiare nome

La leader ha lanciato la "rifondazione" per voltare pagina dopo i tracolli elettorali
Keystone
Front National addio, Marine Le Pen vuole cambiare nome
La leader ha lanciato la "rifondazione" per voltare pagina dopo i tracolli elettorali
PARIGI - "Patrioti contro la globalizzazione", "Unione dei patrioti", "Alleanza patriota e repubblicana"... Nulla trapela sulla consultazione in corso nel Front National - fra gli iscritti in regola con le quote - per cambiare nome al partito di...

PARIGI - "Patrioti contro la globalizzazione", "Unione dei patrioti", "Alleanza patriota e repubblicana"... Nulla trapela sulla consultazione in corso nel Front National - fra gli iscritti in regola con le quote - per cambiare nome al partito di estrema destra. Ma, come auspica Marine Le Pen che ha lanciato la "rifondazione" per voltare pagina dopo i tracolli elettorali, ci sarà la parola "patriota".

Dopo l'addio del suo numero 2 e teorico del Front, Florian Philippot, Marine Le Pen - indebolita dalla sconfitta personale contro Emmanuel Macron - ha dovuto far fronte a una tempesta di contestazioni. Oggi vuole ripartire con nuove idee, facendo leva su quei 10,5 milioni di voti ottenuti al ballottaggio per l'Eliseo che rappresentano un risultato comunque enorme in termini assoluti, anche se ottenuti con il contestatissimo appoggio del "sovranista" Nicolas Dupont-Aignan.

Uscito Philippot, che non voleva rinunciare alla crociata per l'uscita dall'euro - un tema che non ha mai fatto troppi proseliti in Francia - lo stato maggiore del Fn è ormai favorevole a svecchiare e "addolcire" l'immagine di un partito che non cambia nome dalla sua fondazione, nel 1972.

Nel segreto della direzione del partito, Marine Le Pen cerca di guidare una trasformazione che le consentirebbe di restare in sella. Secondo lei - che ha bollato come "fake news" un sondaggio dell'emittente Rtl in base al quale l'80% del Fn non vuol cambiare appellativo al partito - la maggioranza è per una rifondazione, a partire dal nome: «Non bisogna esitare a dotarsi degli strumenti per vincere - ha detto ieri in una conferenza stampa -. Se cambiamo il Front National, allora dobbiamo cambiarne anche la denominazione». Perché, spiega, «se un nome contiene una carica che può suscitare dei timori, oppure porta con sé una carica emotiva troppo forte, come sembra sia il caso del Front National», non bisogna esitare.

Le Pen vuole un partito "di governo" e non più di sola "contestazione", ha citato come esempi i movimenti di estrema destra arrivati al potere in Polonia, Ungheria e Austria. Ma a dire l'ultima parola saranno i 51.000 aderenti in regola con le quote, che con ogni probabilità voteranno sì. Un no sarebbe una sconfessione clamorosa per la leadership di Le Pen, che vuole arrivare con una rosa di nomi da proporre ai militanti nel Congresso in programma il 10 e 11 marzo prossimi a Lille.

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