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LUGANOBignasca al CdA di AIL, Rossi (PS): "Conflitto d'interessi e legge su lottizzazioni da rivedere"

11.09.08 - 14:15
Tipress
Bignasca al CdA di AIL, Rossi (PS): "Conflitto d'interessi e legge su lottizzazioni da rivedere"
LUGANO - "Per una buona governance delle imprese pubbliche si esige la distinzione dei ruoli e la chiarezza dei mandati". Parola di Martino Rossi, capo gruppo dei consiglieri comunali del Partito Socialista che, a nome del Comitato Ps, in occasione della designazione del Consiglio comunale di nuovi membri dei consigli di amministrazione programmata per il prossimo 15 settembre, mette in discussione l'idoneità (anche se non viene esplicitamente espressa) di Giuliano Bignasca di sedere nel CdA di AIL. Il Municipale di Lugano e presidente della Lega prenderà il posto di Gianrico Corti, granconsigliere del Partito Socialista.

Questa mattina, nel comunicato stampa, Rossi ha scritto: "Il PS di Lugano invita tutti i partiti a presentare candidature che rispondano a quei requisiti minimi, oltre alla competenza necessaria, che ci si aspetta da un amministratore di un'importante SA: essere incensurati, privi di conflitti di interesse, leali nei confronti dell'azionista (il Comune) e corretti verso le persone che lo rappresentano nel Municipio e nel consiglio comunale, rispettosi delle Leggi, della deontologia, del dovere di riservatezza (rispetto del segreto d'ufficio)".

Martino Rossi, con chi ce l'ha il Partito Socialista di Lugano?
"E' difficile da indovinare? I principi che ho ricordato (v. sopra) valgono per tutti e, per fortuna quasi tutti li applicano, salvo chi sa anche Lei".

Giuliano Bignasca quindi non sarebbe idoneo a sedere nel CdA di AIL. Perchè?
"Perchè una persona che ha dei comportamenti analoghi a quelli di Bignasca non rispetta quei principi che a noi sembrano elementari e che abbiamo ricordato. Paradossalmente non esiste nessuna interdizione legale in merito. Soltanto per i CdA delle banche e del settore finanziario valgono vincoli che chiedono un'ottima reputazione e una fedina penale immacolata".


Per le aziende di diritto pubblico, invece?

"Per gli altri CdA la legge non pone nessun vincolo e lo statuto delle AIL non specifica nulla di particolare.

Ma faccio notare una finezza procedurale in più. Il Consiglio Comunale di Lugano, in definitiva, prende atto delle designazioni per il CdA delle AIL, TPL e Aeroporto presentate dai partiti, ma non le può contrastare. Attenzione, parlo di designazione e non di nomina. La nomina avviene all'assemblea generale degli azionisti e, nel caso di AIL, l'azionista è uno solo: il Comune di Lugano. Ed è quindi l'esecutivo che nomina i membri del Cda in ultima istanza, su proposta dei gruppi presenti in Consiglio Comunale".


Insomma, si riporta alla ribalta il conflitto d'interessi...

"Tra i criteri indicati c'è quello in cui si dice di non essere invischiati in conflitti d'interesse. E' ovvio che nel caso specifico del signor Bignasca e delle AIL, c'è anche il tormentone delle pubblicità, sul quale è importante ricordare che il Municipio dichiarò, in consiglio comunale, di non condividere la scelta delle AIL di far pubblicità su il Mattino. E ricordiamoci che il Municipio è l'azionista unico di AIL e potrebbe imporre al CdA di dar seguito alla dichiarazione dell'esecutivo. Il problema è che le presenze eccessive di municipali in queste società, con i membri dell'esecutivo che seggono dalla parte dei mandatari e dalla parte dei mandanti, possono generare i conflitti di ruolo. Sono questi i problemi della buona governance delle imprese pubbliche, una certa distinzione di ruoli e la chiarezza dei mandati".


E' allora il sistema di designazione ad esser messo in discussione?
"Il sistema in quanto tale può essere messo in discussione, ma bisogna trovarne uno alternativo, che sia garante di scelte ottimali e non partigiane. Questi sistemi di lottizzazione, peraltro stabiliti dalla LOC (Legge Organica Comunale) non sono ideali, ma possono funzionare bene nella misura in cui vi sono dei candidati tecnici competenti in materia. La lottizzazione potrebbe essere ridiscussa a livello cantonale, purché vi sia un'alternativa convincente".


Quale il messaggio politico che volete lanciare?

"Ciò che è giusto per tutti, è giusto per ognuno. C'è una specie accondiscendenza verso alcuni esponenti politici che non ci sarebbe nei confronti di altri. Più chiaro di così".

p.d'a.
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