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MENDRISIOColture agricole danneggiate dagli ungulati, Cleto Ferrari: "Come contenere i danni?"

26.11.07 - 15:51
Colture agricole danneggiate dagli ungulati, Cleto Ferrari: "Come contenere i danni?"

MENDRISIO - "Il Mendrisiotto è una regione dedita alla viticoltura e negli ultimi anni è stato segnalato un continuo crescendo dei danni causati a colture agricole da parte d’ungulati che si spingono sino negli abitati. Situazione che aveva portato il Dipartimento del territorio ad aprire la caccia": inizia così un'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato da Cleto Ferrari, nella quale si legge la preoccupazione del deputato socialista in merito alla situazione del settore agricolo nel Mendrisiotto a causa degli ungulati.

Il Territorio, rivolgendosi alla Commissione della Legislazione, aveva già sollevato la questione dei danni alle colture: "Restiamo dell'opinione che la problematica del contenimento dei danni, al momento che risultino insopportabili, vada gestita attraverso un regolare prelievo venatorio, coerentemente con la legislazione federale e cantonale in materia nonché con la tradizione e il sistema venatorio praticato su tutto il resto del Cantone".

Per il settore agricolo, i danni causati dagli ungulati (anche se in parte risarciti) sono già attualmente ritenuti eccessivi. "Per chi fosse scettico nei confronti di queste segnalazioni da parte del settore primario - si legge nel testo dell'interpellanza - provi solo per qualche ora a tenersi nel suo giardino un qualsiasi ungulato. Al di là del risarcimento, l’auspicio di chi cura con amore il territorio è di non subire danni". Ferrari aggiunge inoltre che "è evidente che, se il rapporto della Commissione della legislazione dovesse essere accolto dal Gran Consiglio, il settore agricolo desidera avere delle rassicurazioni su chi si adopererà a contenere i danni causati dalle popolazioni di ungulati".

Per tutti questi motivi, Cleto Ferrari ha decido di rivolgersi al Consiglio di Stato per sapere innanzitutto come valuta l’attuale situazione dei danni alle colture e, nel caso dell'accettazione del rapporto, se è in grado di prevenire e contenere i danni. Il deputato socialista domande inoltre se il corpo dei guardiacaccia ha sufficienti risorse per svolgere questo compito di prevenzione.

"La gestione delle bandite di caccia - scrive infine Ferrari - ha dimostrato in tutto il Ticino che per prevenire i danni bisogna poter intervenire anche all’interno delle bandite. Sarebbe possibile intervenire anche nelle zone in cui è deciso il divieto?" e inoltre "Il fatto che gli ungulati si trovino nelle vicinanze delle abitazioni rende estremamente difficile il compito di prevenzione dei danni per motivi di sicurezza. Questo è un altro motivo per cui con grande probabilità la prevenzione per essere efficace dovrà essere fatta all’interno delle zone di divieto. Gli iniziativisti sono coscienti di questo fatto e favorevoli a queste modalità di operare che potrebbero essere anche piuttosto d’impatto?".

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