Lugano-Berna non ci sarà. Per Quadri decisione improvvida

LUGANO - Nei giorni scorsi il Municipio di Lugano ha ricevuto lo scritto della Consigliera federale Leuthard in cui si afferma che il volo Lugano-Berna non sarà sostenuto finanziariamente dalla Confederazione.
Lo precisa il municipale Lorenzo Quadri che esprime il suo giudizio ritenendola una decisione improvvida e ingiustificata.
Nel 2007 l’autorità federale aveva riconosciuto l’interesse pubblico del collegamento, per il quale era stato concordato un sussidio globale tra Cantone, Confederazione e Città di Lugano, di 1.3 milioni di Fr.
Tuttavia il sussidio non venne erogato, in quanto non si trovò una compagnia disposta a coprire la tratta in questione. Adesso la compagnia ci sarebbe: la SkyWork Airlines, basata a Berna, intenzionata a riprendere il collegamento dall’estate 2012.
“Ma la ministra dei trasporti Leuthard, con un vistoso voltafaccia, non intende più mettere a disposizione i finanziamenti federali che sarebbero invece stati accordati nel 2007. Tale posizione non può essere accettata” spiega Quadri che continua “il collegamento aereo su Berna è oggi, non solo per Lugano ma per il Ticino, ancora più importante che nel 2007: oggi infatti la Confederazione è intenzionata a chiudere il tunnel autostradale per tre anni, uno scenario che nel 2007 non era noto”.
Presso le Camere federali sono tutt’ora pendenti tre atti parlamentari a sostegno del finanziamento della tratta Lugano-Berna: un postulato agli Stati (Lombardi), un altro al Nazionale (Abate) e un’interrogazione al Nazionale (Quadri). Questi atti parlamentari non sono ancora stati evasi (il primo a venire trattato sarà il postulato agli Stati, in agenda il prossimo 29 settembre). Ecco perchü per Quadri “è improvvido che la Consigliera federale abbia preso una posizione negativa sul finanziamento federale della tratta aerea in oggetto ancora prima di attendere il responso delle Camere, che potrebbe anche andare nella direzione opposta”.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!