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LUGANOMelitta Jalkanen: "Ecco la verità"

20.11.12 - 13:31
Criticata per il suo intervento sull'hockey, la consigliera comunale dei Verdi spiega quello che ha detto in Consiglio comunale
Foto Ti-Press
Melitta Jalkanen: "Ecco la verità"
Criticata per il suo intervento sull'hockey, la consigliera comunale dei Verdi spiega quello che ha detto in Consiglio comunale

LUGANO - Melitta Jalkanen-Keller consigliere comunale dei Verdi a Lugano dice la sua sulle polemiche che sono susseguite al suo intervento ieri sera in Consiglio comunale. Al voto c’era la trattanda relativa al messaggio di un credito di fr. 3'200'000.- da destinare all’infrastruttura sportiva della Pista della Resega, per aumentare il numero degli spogliatoi, creare nuovi spazi a magazzino, installare un nuovo impianto di demineralizzazione parziale dell’acqua e potenziare il sistema attuale di produzione di acqua calda.

 

Melitta Jalkanen che in sede di votazione si è astenuta, nel suo intervento ha sollecitato il finanziamento anche di "sport magari meno spettacolari", ma ha utilizzato una frase che non è piaciuta né agli altri consiglieri comunali, né a molti lettori della rete e di facebook che oggi hanno commentato, anche in maniera volgare, le sue parole. La frase sotto accusa della Jalkanen è la seguente: “a mio parere la Città sta spendendo troppo per uno sport che non è adatto alla nostra posizione sul globo. Come se gli eschimesi volessero praticare il beach volley“.

 

Tuttavia nel suo intervento, la signora Jalkanen ci spiega di non aver mai inteso parlare di hockey come uno sport che non appartiene alla tradizione ticinese. Anzi: “Il ruolo dell’hockey oggi a Lugano -ci dice - in seguito a una lunga tradizione partita dal Laghetto di Muzzano e dal campeggio di Pambio-Noranco, è innegabile e seppure non sono sportiva, lo ritengo anche prezioso, per il tessuto sociale e soprattutto per il lavoro con i giovani. Ma il costo annuale solo per elettricità e gas di Resega e Reseghina è di oltre mezzo milione. Dev’esserci margine di efficienza, di sfruttamento di energie gratuite. Penso anche all’acqua di raffreddamento del Centro di Calcolo che è a pochi passi. Le tradizioni sono preziose, ma bisogna saperle rinnovare e adattare alle circostanze, per poter continuare a mantenerle vive. Gli inverni non sono più quelli che erano quando l’hockey è diventato una tradizione ticinese, sul laghetto di Muzzano non si pattina più. In compenso abbiamo tecnologie che permettono di trasformare il sole in energia. Che serve, paradossalmente, anche per produrre ghiaccio. Le tradizioni sono preziose, le emozioni pure, ma se vogliamo avere in futuro i mezzi per permettere queste eccellenti strutture sportive, dobbiamo usare il denaro pubblico in modo efficiente, sfruttando tutte le risorse a nostra disposizione". Inoltre la consigliera comunale sottolinea che sport come l'hockey stiano diventando soprattutto un business e si chiede quanti sono i ticinesi che giocano nelle squadre di rilievo, come il Lugano?

 

L'intervento integrale - In merito all’intervento della signora Jalkanen nel Consiglio comunale di ieri sera proponiamo la versione integrale:

 

"Invece a mio parere la Città sta spendendo troppo per uno sport che non è adatto alla nostra posizione sul globo. Come se gli eschimesi volessero praticare il beach volley. Le commissioni ci informano che ad oggi abbiamo speso oltre 35 milioni per la pista di ghiaccio, mettici oltre mezzo milione ogni anno solo per elettricità e gas, e chissà quali altri costi, non in ultimo il costo di sicurezza per contenere i danni causati dai tifosi scalmanati. Ritengo lo sport molto importante per la salute psicofisica dei cittadini, e fondamentale nello sviluppo dei giovani, ma dubito che gli sport sul ghiaccio siano i più adatti per Lugano. Ormai è difficile tornare indietro, dopo tutto quello che si è speso, in denaro e impegno, ma mi sarei aspettata almeno un po’ di attenzione a soluzioni di risparmio di denaro, energia e acqua. Spero vivamente che siano state vagliate tutte le possibilità di sinergie, con il calore del Centro di Calcolo, con eventuali nuove tecnologie per il ghiaccio, con il recupero di calore dalle acque in uscita. Non me la sento di votare contro una struttura che favorisce l’attività sportiva dei cittadini, ma mi astengo. Preferirei veder favorire sport magari meno spettacolari ma che sfruttino meglio il potenziale della nostra città (lago, boschi, montagna, clima), più atletica, più podismo, anche più discipline prettamente urbane nuove come lo skate e il parkour, quest’ultimo a costo zero e con un grande potenziale di attrazione tra i giovani".

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