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SVIZZERA

UBS sospettata di riciclaggio, avviata inchiesta penale

Il Ministero Pubblico della Confederazione avvia un procedimento per riciclaggio dopo la denuncia della Fondazione Bruno Manser
Foto d'archivio (Keystone)
UBS sospettata di riciclaggio, avviata inchiesta penale
Il Ministero Pubblico della Confederazione avvia un procedimento per riciclaggio dopo la denuncia della Fondazione Bruno Manser
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha aperto un'inchiesta penale nei confronti dell'UBS, sospettata di aver accettato soldi di un politico malesiano arricchitosi grazie al disboscamento delle foreste tropicali su...

BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha aperto un'inchiesta penale nei confronti dell'UBS, sospettata di aver accettato soldi di un politico malesiano arricchitosi grazie al disboscamento delle foreste tropicali sull'isola del Borneo. All'origine della decisione vi è una denuncia penale inoltrata a fine maggio dalla Fondazione Bruno Manser al Ministero pubblico di Zurigo, che l'ha poi trasmessa alla Procura federale.

In una missiva datata 29 agosto - di cui l'ats possiede una copia - l'MPC informa l'organizzazione dell'apertura del procedimento. La Fondazione Bruno Manser ha già deciso di costituirsi parte civile, ha detto all'ats il direttore Lukas Straumann, precisando che la denuncia è corredata da numerosi documenti raccolti dall'organizzazione londinese Sarawak Report, tra cui dati bancari e dichiarazioni di testimoni. In totale all'MPC sono stati consegnati due raccoglitori pieni di documenti. Interpellata oggi dall'ats l'UBS non ha voluto esprimersi.

Oggetto della denuncia sono 90 milioni di dollari che Musa Aman, capo del governo dello stato di Sabah - situato nella parte del Borneo che appartiene alla Malesia - avrebbe riciclato attraverso la grande banca svizzera. Secondo la Fondazione Bruno Manser, una persona vicina a Musa Aman avrebbe aperto presso UBS diversi conti, intestati a varie persone, sui quali sarebbero state versate le mazzette ricevute dalle grandi società del legno in cambio delle concessioni per il disboscamento e l'esportazione di legname tropicale.

L'UBS avrebbe quindi accettato soldi che sono con tutta evidenza frutto di corruzione. La grande banca e i collaboratori coinvolti avrebbero perciò violato le norme penali svizzere contro il riciclaggio di denaro.

Neppure a inizio giugno, quando la Fondazione aveva annunciato di aver inoltrato la denuncia, UBS aveva voluto prendere posizione, limitandosi ad affermare che "su tutti i mercati la banca si attiene alle leggi e alle regole vigenti. Quando vengono scoperti soldi di provenienza illegittima, l'istituto è tenuto segnalare il caso alle autorità competenti".

Il Ministero pubblico del canton Zurigo, considerate le implicazioni internazionali del caso, aveva deciso di trasmettere l'incarto alla Procura federale.

Ats

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