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Petra Gössi, nuova presidente del PLR svizzero, racconta la sua passione per la montagna e l'affetto per il Ticino ed in particolare di Airolo, comune di origine della madre
BERNA - «Cosa posso dire? Sono molto contenta!». Ha esordito così Petra Gössi, la nuova presidente del PLR nazionale, raggiunta telefonicamente nel pomeriggio di sabato 16 aprile, a poche ore dalla sua elezione ufficiale da parte dell'assemblea dei delegati, che si è tenuta all'Hotel National di Berna.
«Felice della fiducia dei delegati che mi hanno votata» - Considerata vicina agli ambienti economici e conservatrici del partito, nel recente passato si è schierata contro l'adozione all'interno di coppie omossessuali e alla legalizzazione della canapa. Tuttavia, la 40enne svittese si dichiara oggi «presidente di tutto il partito» e si dice «molto felice della fiducia accordata dai delegati che mi hanno votata».
«Sarò la presidente di tutto il Partito» - Poco conosciuta a livello nazionale, consigliera nazionale dal 2011, la svittese gode di buona reputazione ed ha tutti i requisiti per ricoprire questa carica: seria, affidabile e conciliante. E per quanto riguarda l'etichetta di presidente dell'ala economica, Gössi ha voluto comunque precisare che, nel suo ruolo di «presidente di tutto il Partito, affronterà e si occuperà di tutti i temi politici».
Donna in carriera - La consigliera nazionale lavora presso la società Baryon di Zurigo, attiva nell'amministrazione e consulenza patrimoniale. In interviste recenti ha sottolineato di non voler rinunciare a questa attività, per evitare di trasformarsi in un politico di mestiere.
La vicinanza al mondo economico è testimoniata anche dal fatto che la svittese siede nei comitati direttivi dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) dell'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV).
Esperta in questioni finanziarie - A livello nazionale si è finora profilata soprattutto su questioni finanziarie, in particolare per salvaguardare gli interessi dei cantoni contributori nell'ambito della perequazione finanziaria. Nell'estate del 2014 ha destato scalpore avanzando la richiesta che Svitto versasse il suo contributo su un conto bloccato.
L'eredità di Philipp Müller - Ora però Gössi guarda al suo compito di presidente, carica ereditata da un Philipp Müller che ha lasciato un PLR in piena forma, in crescita di consensi e che negli ultimi appuntamenti elettorali è riuscito ad inanellare tutta una serie di successi, sia a livello locale sia nazionale che hanno potuto rilanciare il partito.
«Non cambierò linea politica» - E proprio sul solco lasciato dal suo predecessore che Gössi vuole iniziare il suo lavoro da presidente. «Siamo un partito che sta ottenendo dei successi importanti. Con la mia presidenza non ci sarà quindi un cambiamento di direzione, ma cercheremo di profilarci ancora meglio nel panorama politico svizzero», ha dichiarato Gössi, assicurando che il partito non scivolerà a destra, nonostante non abbia mai temuto l'avvicinamento con l'UDC né liste comuni per elezioni a livello cantonale o federale.
La presidente di Küssnacht che parla anche italiano - In Romandia hanno fatto parecchio discutere le sue competenze linguistiche: la 40enne conosce l'inglese, usato nella sua professione di giurista, e parla meglio l'italiano, imparato dalla madre ticinese, del francese. Durante l'intervista ci parla infatti, oltre al tedesco anche in italiano.
La mamma di Airolo e i parenti in Ticino - «Mia madre è originaria di Airolo, dove c'è una zia che abita lì», ci ha detto Gössi, che ci ha raccontato di quanto ama visitare quando può, visto i suoi tantissimi impegni, la Leventina. «Conosco molte persone in Ticino, ho anche dei cugini che abitano a Lugano e nell'Alto Ticino. Nel mio tempo libero poi vado a Ce di Fuori», località sulle alture di Airolo.
Amante della montagna, Gössi è nata a Küssnacht am Rigi, dove è cresciuta come figlia unica e risiede tuttora. E' nubile e convive con il suo compagno.
