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BERNA"Sostenere il plurilinguismo a difesa della coesione nazionale"

20.03.15 - 12:24
Il consigliere nazionale Giovanni Merlini ha inoltrato una interpellanza
"Sostenere il plurilinguismo a difesa della coesione nazionale"
Il consigliere nazionale Giovanni Merlini ha inoltrato una interpellanza

BERNA - Per un vero plurilinguismo a difesa della coesione nazionale. E' questo il titolo della nuova interpellanza depositata giovedì dal consigliere nazionale Giovanni Merlini che torna su un tema di attualità, ossia la promozione del plurilguismo nell'amministrazione federale (AF).

Merlini chiede al Consiglio federale come intende raggiungere - sul medio terine - una più equa rappresentanza delle comunità linguistiche nelle classi di stipendio e nelle funzioni superiori dell'AF. Questo per riuscire a perseguire concretamente gli obiettivi fissati.

Merlini cita i risultati del rapporto approvato lo scorso 13 marzo dal Consiglio federale dal quale "emergono con tutta evidenza gli ancora notevoli margini di miglioramento, specialmente riguardo alla rappresentanza della componente romanciofona e italofona. Sebbene la quota di quest'ultima si collochi con il 6,8% appena sopra il minimo previsto dall'Ordinanza sulle lingue (ossia il 6,5%), la sua sottorappresentanza è invece manifesta se si prendono in considerazione i quadri dell'AF (4,8%), nonostante le chiare indicazioni della citata normativa (art. 7 cpv. 1).

Merlini ritiene importantissima la cura del plurilinguismo in quanto "assolve una funzione essenziale ai fini della coesione nazionale".

"La coesione nazionale - si legge nel testo dell'interpellanza - viene infatti rafforzata se le diverse sensibilità culturali della Svizzera risultano equamente rappresentate anche ai piani alti dell'AF, dove vengono adottate le decisioni che contano e formulate le proposte destinate alla discussione politica, prima in seno al CF e poi alle Camere. È quindi importante che anche tra le classi di stipendio più elevate dell'AF siano adeguatamente rappresentate le diverse comunità linguistiche che concorrono all'arricchente varietà delle componenti territoriali e culturali del nostro Paese. Ciò contribuisce infatti all'efficienza dell'attività amministrativa e al consolidamento della fiducia tra cittadini e autorità, riducendo il rischio di incomprensioni e di una lenta disgregazione della solidarietà federale".

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