Cerca e trova immobili

CANTONEI frontalieri saranno tassati al 100%

05.11.14 - 15:49
Il Parlamento ha votato favorevolmente all’aumento del moltiplicatore. Previsti 20 milioni di franchi in più per il Cantone
tipress
I frontalieri saranno tassati al 100%
Il Parlamento ha votato favorevolmente all’aumento del moltiplicatore. Previsti 20 milioni di franchi in più per il Cantone

BELLINZONA - I frontalieri con rientro giornaliero saranno tassati con un moltiplicatore al 100%. La decisione arriva oggi dal Gran Consiglio che ha quindi approvato il Messaggio del Consiglio di Stato e il relativo rapporto di maggioranza, proposto dopo l’iniziativa parlamentare presentata da Marco Chiesa e cofirmatari per il gruppo UDC. Dunque è ufficiale: il moltiplicatore comunale di riferimento, posto alla base del calcolo dell’imposta alla fonte per i frontalieri, aumenterà dall’attuale 78% (moltiplicatore medio comunale per il 2013) al 100%.

Come ha riferito Roberto Badaracco del PLR, la legge approvata oggi permetterà un prelievo maggiore di tasse ai frontalieri che darà alle casse cantonali un introito di 20 milioni di franchi al Cantone. Di questi, circa otto milioni torneranno all’Italia. Gabriele Pinoja dell'UDC ha specificato che “questo Messaggio è uno dei primi concreti provvedimenti che il Parlamento ha avallato come reazione alla crescita insensata dei frontalieri”.

Il Gran Consiglio ha approvato con 59 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto. Il progetto di legge ha escluso dal campo di applicazione i residenti con permesso B (dimoranti) e i frontalieri (permesso G) con rientro settimanale. In questo modo, il Consiglio di Stato ha ritenuto ridurre al minimo il rischio di una censura giudiziaria basata sulla violazione del principio di parità di trattamento rispetto ai domiciliati.

La discussione - “In un momento in cui le finanze cantonali languono nel profondo rosso, è inutile dire che questa nuova fonte rappresenta una boccata di ossigeno. I prelievi toccano una categoria sotto tiro da parte dei residenti per le condizioni salariali vantaggiose. La crescente presenza dei frontalieri resta un problema, bisognerà agire in altro modo per limitarne la presenza” ha affermato Badaracco nel suo intervento. La Lega dei Ticinesi con Felice Campana ha sottolineato come questa misura eliminerà le disparità di trattamento tra lavoratori residenti e i frontalieri. Il PPD con Raffaele De Rosa ha manifestato l’adesione della maggioranza del gruppo al messaggio e ha insistito sulla disparità attuale con i residenti: “Molti ticinesi devono far fronte a un moltiplicatore superiore a quello medio a cui sono sottoposti i frontalieri. Basti pensare a  Bellinzona e Biasca che hanno il 95%. I circa 60 mila frontalieri utilizzano le nostre strade, le nostre infrastrutture e vari servizi. Questo nuovo contributo costituirebbe una tassa sul negativo impatto ambientale causato dal numero eccessivo dei veicoli nel nostro Cantone”.

Critico il Ps con Saverio Lurati. Il Partito Socialista, anche se non all’unanimità, ha sostenuto tuttavia le conclusioni del rapporto di maggioranza. Lurati ha evidenziato che il messaggio ha una genesi ideologica in quanto colpisce i dipendenti che non possono sfuggire alla tassazione del Cantone, mentre dall’altro lato si favorisce la  tassazione forfettaria per i globalisti. Lurati inoltre ha specificato che con l’introduzione della legge, poichè la tassazione non riguarda i frontalieri con rientro settimanale, si assisterà a un aumento di questa tipologia di lavoratori. “Sarà abbastanza semplice acquisire una bucalettera fittizia per superare l’ostacolo”.

Matteo Pronzini dell’MPS-PC è stato l’unico a difendere chiaramente i frontalieri in quanto lavoratori, dichiarando il suo disaccordo:  “I frontalieri non sfruttano i nostri servizi o le nostre infrastrutture, ma vengono a lavorare per costruire queste infrastrutture, laddove molti ticinesi non vogliono farlo. Non utilizzano gli ospedali o le prestazioni sociali, ma pagano contributi a favore dei padroni”. Pronzini ha sfatato l’effetto dissuasivo che questa misura avrebbe nei confronti della crescita del numero dei frontalieri. “L’aumento della tassazione equivale a 22 franchi al mese, per un frontaliere che ne guadagna 3'000. “Secondo voi un lavoratore italiano sottoposto ai problemi di disoccupazione vigenti in Italia, rinuncerebbe a venire in Ticino, per 22 franchi in meno al mese? Come non vedere in questa proposta solo un tentativo di accrescere i sentimenti di xenofobia e di classismo in Ticino?”, ha chiuso il deputato dell’MPS.

Anche i Verdi hanno dato il loro assenso al rapporto di maggioranza, come ha specificato la relatrice del rapporto Michela Delcò Petralli. Sergio Savoia ha difeso la proposta approvata, ribadendo che i ticinesi secondo quanto indicato nel voto di Febbario, non hanno nulla contro i frontalieri. "Il loro dissenso è nei confronti della situazione lavorativa che si è creata nel Cantone, e noi dobbiamo dare una risposta ai nostri ragazzi".

Hanno dichiarato il loro dissenso nei confronti della proposta Gianni Guidicelli del PPD, Gerri Beretta Piccoli dei Verdi e Carlo Lepori del Ps. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE