Al pirata tedesco «ci pensiamo noi»

Le autorità di Ludwigsburg intendono prendere provvedimenti. E il 42enne ora rischia non solo la patente ma anche l'auto
LUDWIGSBURG - Attendono solamente una comunicazione ufficiale, poi le autorità tedesche prenderanno i dovuti provvedimenti contro il pirata della strada 42enne che ieri, sulle pagine del Blick, si è lasciato andare all’ennesima presa in giro nei confronti della Svizzera.
Lo ha confermato Andrea Fritz, portavoce del Circondario di Ludwigsburg, al Corriere del Ticino: «Non appena le autorità svizzere ci informeranno formalmente del caso, prenderemo provvedimenti nei confronti del guidatore».
Il 42enne, condannato a 30 mesi dei quali 12 da scontare, continua a sostenere di non aver fatto nulla di male e di non aver messo in pericolo nessuno. Le autorità però non sembrano troppo convinte della sua versione: «In base a quanto riferito dai media è chiaro che il guidatore ha intenzionalmente adottato una guida pericolosa», riferisce Andrea Fritz, sottolineando che in tal caso il conducente avrebbe «commesso un reato contemplato dall’articolo 315» del Codice penale tedesco che, oltre alla sospensione e al ritiro della patente, potrebbe costargli anche il sequestro della vettura.




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