I disturbi alla vista possono lanciare un allarme a chi ha guardato il fenomeno con strumenti non adeguati
BERNA - Gli esperti hanno cercato di avvisare tutti, ma spesso non sono stati ascoltati. In diversi hanno ignorati i consigli e hanno guardato l’eclissi senza protezioni venerdì mattina. Altri, non meno imprudenti, hanno usato soluzioni non adatte, come nel caso di occhiali da sole, vetri anneriti o “affumicati”, filtri fotografici, frammenti di pellicole fotografiche e lastre mediche. Gli ospedali già nel pomeriggio hanno accolto molti pazienti. Le conseguenze per loro potrebbero essere gravi e permanenti.
Spesso non si sente alcun dolore, quindi, nel dubbio, come capire di aver riportato danni? "I primi segnali di una retina danneggiata sono la perdita del campo visivo e una riduzione dell'acuità visiva", spiega Andreas Ebneter del Dipartimento di Oftalmologia presso l'Ospedale Universitario di Berna. Il deficit dipenderà da quanto intensa era la radiazione e per quanto tempo si è stati esposti.
Non ci sono soluzioni - Se si ha difficoltà a leggere scritte con lettere piccole, se si vedono linee distorte o se non si distinguono tutti i particolari su un documento è quindi opportuno rivolgersi al medico oculista, “anche se non potrà fare molto, ma è importante valutare i problemi", ha detto l'esperto. Inoltre, possono essere somministrati emollienti per alleviare l'infiammazione, causata dalla bruciatura, e rendere meno gravi le cicatrici. Anche il collirio può essere un’alternativa, ma può fare poco.
Alcuni effetti potranno presentarsi a distanza di giorni, come sottolineato dal co-primario dell'ospedale cantonale di Lucerna. Il dottor Martin Schmid ha precisato che una diagnosi definitiva può essere stabilità soltanto dopo settimane dall'evento.