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ZURIGOAllarme Pegida: boom di svizzeri contro "l'islamizzazione dell'Occidente"

16.12.14 - 11:45
I Patrioti Europei contro l'islamizzazione dell'Occidente, movimento nato in Germania recentemente, raccoglie adesioni anche in Svizzera. Preoccupata la Sinistra: "Scioccanti messaggi xenofobi"
Allarme Pegida: boom di svizzeri contro "l'islamizzazione dell'Occidente"
I Patrioti Europei contro l'islamizzazione dell'Occidente, movimento nato in Germania recentemente, raccoglie adesioni anche in Svizzera. Preoccupata la Sinistra: "Scioccanti messaggi xenofobi"

ZURIGO - La commissione federale contro il Razzismo domani esprimerà la propria posizione su Pegida. Pegida, la sigla che sta per Patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes), è arrivata in Svizzera. Il movimento, nato a Dresda pochi mesi fa, attira sempre più simpatizzanti. Sono sempre più numerose le persone che alle Montagsdemos, le manifestazioni del lunedì, si ritrovano in piazza per manifestare contro l’estremismo islamico in Germania e in Europa. Ieri sera, nel capoluogo della Sassonia, sono scese in strada oltre 16.000 persone. Chiedono misure più efficaci contro gli abusi riguardanti il diritto all’asilo, contro un’immigrazione che si muove spinta soltanto per meri motivi economici, in una logica utilitarista, che segue le ragioni più del mercato e delle aspirazioni economiche, e non per ragioni di necessità. Il movimento ritiene importante valorizzare l’aspetto identitario, rifiutandosi di scendere a patti con il “politicamente corretto” che impone di cambiare il nome di “mercatini di Natale” in “mercatini invernali” per non ledere la sensiblità dei non cristiani.

In Svizzera è stata creata recentemente una pagina Facebook chiamata Pegida Schweiz che ha raccolto oltre 600 adesioni. Tra coloro che hanno fatto clic su “mi piace” c’è anche Albert Leimgruber, rappresentante dell’Associazione Svizzera per una Svizzera Neutrale e Indipendente (Asni) di Friburgo.

Di Pegida si sta parlando molto anche in Svizzera Tedesca. E non mancano le reazioni da parte del mondo politico. “E’ scioccante come su questa pagina Facebook si possano diffondere facilmente messaggi così xenofobi”, ha dichiarato la consigliera nazionale del PS, Nadine Masshardt. “Diventerebbe un problema se Pegida raccogliesse così tante adesioni come in Germania”, ha aggiunto la deputata, che, in una mozione parlamentare chiede un monitoraggio sul razzismo, l’antisemitismo e l’anti-islamismo.

Adrian Pulver, Segretario Centrale dei Democratici svizzeri, si dichiara contento della Pegida svizzera. “L’islamizzazione della Svizzera è un tema di attualità. Per questo motivo vediamo con favore la nascita di un movimento indipendente come Pegida”. Pulver ritiene importante che il movimento si distanzi dall’estrema destra e che tematiche come l’islamizzazione di uno stato non vengano tabuizzate. “E’ chiaro che il fronte rosso-verde consideri un movimento del genere di estrema destra”, ha aggiunto Pulver.

Anche il giornalista Fabian Eberhard, che da tempo studia il fenomeno dell’estremismo di destra, ha spiegato che “soltanto pochi aderenti al gruppo di Pegida provengono dall’estrema destra. La maggioranza di queste persone appartengono alla classe media”. Eberhard ha aggiunto che il collante che unisce tutti è il rifiuto all’Islam.

Sulle possibilità di successo del movimento in Svizzera Eberhard non ci scommette un soldo: “Da noi la situazione non è così tesa e i salafiti radicali non sono presenti. Tuttavia non è detto che anche in Svizzera si potranno assistere a manifestazioni di Pegida, ma l’evoluzione del movimento dipende da quanto succederà in Germania.

Anche Samuel Althof, direttore dell’Ente di prevenzione contro l’estremismo, ritiene poche le possibilità di successo in Svizzera. “La pagina Facebook contiene principalmente un mix di materiale fotografico a contenuto razzista contro l’Islam, ma anche contro la sinistra e contro il Governo”, osserva Althof, che aggiunge: “In questo modo il movimento non può pretendere di proporre contenuti in modo serio”.

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