20 vittime di abusi si rivolgono all'Associazione del monastero di Fischingen

Sette chiedono un risarcimento finanziario
Sette chiedono un risarcimento finanziario
KREUZLINGEN - Venti persone vittime di violenze e abusi sessuali subite mentre erano ospiti nell'istituto di educazione St. Iddazell del monastero di Fischingen (TG) si sono fatti avanti dopo l'appello dell'associazione che ha ereditato le strutture allora gestite dal convento. Sui 20, sette chiedono un risarcimento finanziario. Lo ha indicato oggi alla radio svizzero tedesca SRF il direttore dell'Associazione Monastero di Fischingen Werner Ibig.
Responsabili dell'associazione a inizio maggio si sono scusati con gli interessati e l'opinione pubblica e hanno annunciato il versamento di 250'000 franchi nel Fondo d'aiuto immediato per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale.
Stando a un rapporto pubblicato a inizio maggio, bambini e adolescenti ospitati nell'istituto di educazione St. Iddazell hanno subito violenze e abusi sessuali fino negli anni '70. Vittime erano sia maschi che femmine, autori i maestri, frati, suore, giardinieri e un direttore.





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