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BERNAIl nuovo codice di procedure penale "è un drammatico arretramento della giustizia"

03.08.14 - 14:59
Il giudice federale Niklaus Oberholzer lamenta una crescente mancanza di trasparenza
Foto Ti-Press
Il nuovo codice di procedure penale "è un drammatico arretramento della giustizia"
Il giudice federale Niklaus Oberholzer lamenta una crescente mancanza di trasparenza

BERNA - Con l'introduzione del Codice di procedura penale federale (CPP) la giustizia sta diventando sempre meno trasparente, con i procuratori che nel 95% dei casi - non solo quelli di poco conto - decidono per decreto d'accusa, ergendosi a un ruolo di giudice che non gli compete. È il grido d'allarme lanciato da un giudice federale, che non esita a parlare di un "drammatico arretramento della giustizia", sacrificata sull'altare dell'efficienza.

 

"Se guardo indietro agli ultimi 35 anni mi rendo conto di quanto il sistema giudiziario sia cambiato", afferma il 60enne Niklaus Oberholzer in un'intervista pubblicata oggi da "SonntagsZeitung" e "Le Matin Dimanche". "Allora i giudici avevano il potere sull'interpretazione delle leggi. Il compito dei procuratori era quello di indagare. Non vi erano decreti d'accusa, solo nei casi minori. Oggi invece il potere è chiaramente nelle mani dei ministeri pubblici".

 

Oberholzer si dice preoccupato dell'evoluzione in atto: a suo avviso in un sistema corretto ci dovrebbe essere un'autorità inquirente che davanti a una corte assume il punto di vista dell'accusa, un imputato e infine un giudice che ascolta le due parti e decide in modo indipendente. "Invece oggi l'accusatore fa anche il lavoro del giudice", afferma il magistrato che, in quota PS, è attivo al Tribunale federale di Losanna.

 

Secondo Oberholzer questo approccio ha senso per semplici reati di massa. Ma nei casi delicati, dove sono da dirimere difficili questioni di ordine giudico o di assunzione delle prove, oppure quando vi sono in gioco pene di prigione, agire in modo frettoloso pone problemi sul fronte dello stato di diritto.

 

Il mondo politico ha guardato troppo all'efficienza, dimenticandosi che i processi sono importanti. "Il sistema giudiziario ha bisogno di trasparenza", spiega Oberholzer. "La giustizia non è un'azienda privata. È uno dei tre poteri dello stato e deve quindi rendere conto al pubblico. Con oltre il 90% dei decreti d'accusa che solo in casi rari diventano pubblici non esiste una simile trasparenza. Questo è grave".

 

Per Oberholzer il procuratore dovrebbe poter essere giudice solo in semplici casi standard, dove l'imputato rischia un massimo di tre mesi. Che d'altro canto è esattamente quanto voleva il Consiglio federale: il parlamento ha però preferito puntare su un maggiore snellimento del sistema. "Questo non mi sorprende. I tribunali vengono visti come guastafeste dal mondo politico e anche l'opinione pubblica spesso non ne vede l'utilità. Finché non si è direttamente toccati si ha la sensazione che la giustizia sia un lusso superfluo. Solo quando si finisce negli ingranaggi di un procedimento si impara ad apprezzare l'indipendenza della giustizia", conclude il magistrato.

 

Ats

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