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LNA"Il Ginevra non è una squadra fallosa, il nostro gioco è fisico"

18.12.14 - 07:00
L'attaccante Daniel Rubin ha anche sottolineato l'importanza di Klasen e Pestoni nell'economia del gioco di Lugano e Ambrì
"Il Ginevra non è una squadra fallosa, il nostro gioco è fisico"
L'attaccante Daniel Rubin ha anche sottolineato l'importanza di Klasen e Pestoni nell'economia del gioco di Lugano e Ambrì
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GINEVRA - La compagine di LNA del Ginevra è una delle quattro semifinaliste della prima edizione di Coppa Svizzera e sfiderà al penultimo atto il Kloten, mentre nell'altra partita si giocheranno il pass per la finale Zurigo e Berna. In campionato invece le Aquile si trovano al sesto posto in classifica a una sola lunghezza dall'accoppiata Lugano-Zugo e uno dei protagonisti di questa stagione è senza ombra di dubbio Daniel Rubin. Il 29enne è uno dei migliori marcatori svizzeri di LNA: in 29 incontri ha totalizzato 21 punti e fino a metà novembre era il TopScorer della squadra. 

Daniel Rubin, se inizialmente la Coppa Svizzera poteva sembrare un po' un peso per le compagini di LNA, ora - con le semifinali - sta diventando sempre più attraente...
"Chiaramente adesso siamo arrivati in semifinale e faremo di tutto per conquistare questo titolo. La prossima partita giocheremo contro il Kloten e proveremo a staccare il biglietto per l'ultimo atto, una volta arrivati in fondo tutto potrà poi succedere".

Conoscete molto bene gli Aviatori che quest anno sono un po' in crisi. Cosa bisognerà fare per batterli?
"Il Kloten non sta andando benissimo quest'anno ma ha un potenziale molto più grande rispetto a quello che ha dimostrato finora. È una buonissima squadra anche se non gioca sempre bene, è un avversario molto pericoloso, ma siamo coscienti che possiamo vincere. Inoltre giocheremo in casa e quando iniziamo bene fra le mura amiche possiamo vincere tutte le sfide. La chiave sarà proprio quella di scendere sul ghiaccio molto determinati. Il nostro pubblico è molto caloroso ed è anche grazie ai tifosi se riusciamo a vincere così tante gare in casa".

A livello personale sei uno dei migliori marcatori svizzeri della Lega e sei un po' ritornato ai livelli delle tue prime stagioni a Ginevra dove totalizzavi più di 30 punti ogni anno e dove ti sei meritato la convocazione in Nazionale. La parentesi di Berna - dal 2012 al 2014 - è stata una stagione difficile a livello personale. E pensare che sei cresciuto proprio a lì...
"Sono ritornato a Berna proprio perché fin da bambino sognavo di giocare con questa squadra e vincere. Ho avuto l'occasione di giocarci ed effettivamente - anche se conquistare il titolo ha coronato il mio sogno - a livello personale non sono rimasto soddisfatto. Con gli Orsi avevo perso un po' il mio stile di gioco, per questo motivo ero felice di ritornare a Ginevra. Con le Aquile ho la possibilità di esprimermi al meglio, McSorley ha fiducia in me e i miei compagni mi conoscono e mi sostengono".

Come vedi la lotta per i playoff? Voi siete abbastanza tranquilli, ma dietro di voi è una bella lotta...
"No, non siamo tranquilli. Negli ultimi tempi abbiamo vinto qualche partita in più e abbiamo giocato un po' meglio, ma dovremo batterci fino al 50esimo turno. Losanna, Kloten e Friborgo sono proprio dietro di noi e sulla carta sono molto forti, sicuramente proveranno in tutti i modi a recuperare punti su di noi. Non dobbiamo abbassare la guardia e continuare a vincere piu partite possibili. Se giochiamo come sappiamo, possiamo battere chiunque, così come possiamo perdere contro tutti se non siamo performanti. Il campionato è molto equilibrato e noi vogliamo raggiungere la matematica dei playoff il più presto possibile".

La caratteristica negativa del Ginevra nella scorsa stagione erano le troppe penalità, le quali hanno fatto perdere diversi punti alla squadra. Quest'anno state invece molto più attenti e i risultati si vedono...
"Esattamente. La nostra caratteristica principale è il gioco fisico, ma non si possono prendere troppe penalità. Per il momento sta andando bene ed effettivamente il nostro powerplay ci aiuta a vincere, siamo una delle migliori squadre in questo tipo di situazione speciale. Vogliamo dare l'immagine di una squadra che gioca in maniera dura, ma non che sia fallosa".

Come vedi Ambrì e Lugano?
"Trovo che il Lugano sia una delle migliori squadre del campionato ed è sicuramente una candidata per vincere il titolo svizzero. In questo momento i bianconeri hanno conosciuto un calo e in una stagione che dura 50 partite è normale abbassare un po' la guardia. Se gioca come a inizio campionato è una squadra molto pericolosa e con Klasen in pista può darsi che sia addirittura la migliore della Lega. Adesso con Brunner sarà ancora più forte e rapida, è come se avessero nel gruppo uno straniero in più. Dal canto suo penso che l'Ambrì sia sempre una squadra molto difficile da affrontare, il gruppo è affiatato ed è composto da stranieri pericolosi. I leventinesi giocano un po' meno bene rispetto all'anno scorso, ma si battono sempre per 60' e possono vincere contro chiunque. Il rientro di Pestoni è molto importante, ha regalato alla squadra più qualità.  

...quest'anno giocherai per la prima volta la Coppa Spengler, quali sono le tue sensazioni?
"Sono elettrizzato. Ho sempre guardato la Spengler alla tele e finalmente ho la possibilità di scendere in pista. L'anno scorso ero a Berna e non ho potuto vincerla, mentre tre anni fa quando ero a Ginevra, la squadra non disputava questa manifestazione. Sono molto contento di poter giocare e di trascorrere un po' di tempo a Davos anche con la mia fidanzata e con le famiglie dei miei compagni di squadra. In quel periodo nei Grigioni l'ambiente è sempre eccezionale. Avrò inoltre la possibilità di confrontarmi con squadre molto valide a livello internazionale e per tutti sarà un'esperienza importante". 

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