Cerca e trova immobili
BERLINO - Guido Westerwelle è il grande vincitore delle elezioni politiche tedesche di domenica. Con un programma elettorale che punta sulla detassazione e l'allentamento delle norme che regolano i licenziamenti, il leader dei liberali è riuscito a dare una scossa ad un partito che da ormai un decennio era in continua crisi di consensi e fuori dal governo.
Westerwelle, colui che è considerato il candidato al ministero degli esteri, ministero che fu di Hans-Dietrich Genscher dal 1974 al 1992, nella prima conferenza stampa dopo la vittoria elettorale di domenica scorsa si rifiuta di rispondere in inglese ad un giornalista della BBC: "Siamo in Germania, la prego di parlare in tedesco".
Il giornalista James Morrison aveva chiesto a Westerwelle di rispondere in inglese a una domanda sulla politica estera tedesca del nuovo governo democristiano-liberale.
Il capo della Fdp si è però rifiutato di piegarsi alla richiesta del cronista inglese: "Sia gentile, ma la conferenza stampa si tiene in Germania. Vogliate comprendere, così come è ovvio che in Gran Bretagna si parla inglese, così qui si parla in tedesco". E' soltanto grazie all'aiuto di una traduttrice che il giornalista ha potuto rivolgergli la domanda.
Westerwelle che si fa rispettare o un Westerwelle che cerca di nascondere le sue debolezze in inglese? Lo Spiegel ha scritto che Westerwelle avrebbe delle difficoltà nella lingua di Sheakspeare, ma il capo della Fdp conclude, rivolgendosi a Morrison: "Vorrei soltanto chiarire che al di fuori della conferenza stampa ci si può incontrare per uno splendido té e parlare soltanto in inglese. Ma qui siamo in Germania. Questa è la Germania".
